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CARTELLI DI KIRA FAVA, POLITICA

RENZI RINVIATO A GIUDIZIO

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AMBIENTE E SALUTE, ARTICOLI DI KIRA FAVA, ARTICOLI DI KIRA FAVA, POLITICA

RENZI , FEDERACCIAI, RIVA: IL MAGNIFICO TRIO

Il Pesidente di Federacciai, Antonio Gozzi, ha chiesto una settimana fa, a proposito del caso Riva e Ilva, di finirla con il commissario Enrico Bondi inviato a Taranto dalla famiglia Riva. Gozzi vorrebbe un cambio di paaso sul caso Riva. Bondi non piace ai signori dell’acciaio, i criminali che hanno inquinato Taranto all’inverosimile vogliono che Bondi se ne vada. E il Governo cosa pensa? Cosa pensa Renzi? Uno sano di mente può pensare che il governo debba sostenere Bondi, invece…
Ieri pomeriggio sono iniziati una serie di incontri tra l’esecutivo, i “padroni dell’acciaio” e la famiglia Riva. Bondi non è stato invitato…

Renzi, non a caso, utilizza le stesse parole di Gozzi quando dice che: “Serve un cambio di passo per l’Ilva”.
A quanto pare sia Renzi che Federacciai pensano che questo “cambio di passo” consista nel tutelare i poveri Riva, fottendosene del modo in cui hanno inquinato la città di Taranto e dei cittadini che muoiono di tuomore.
È ovvio che si vuole stringere d’assedio proprio Bondi, il quale al tavolo sul futuro della siderurgia non è stato invitato.

Ma come mai Bondi è così odiato dai Riva e da Federacciai, dall’esecutivo?
Per il paino da lui stilato: piano per legge prevede il benestare dei Riva. In cosa consisterebbe? Servono 4,8 miliardi di investimenti fino al 2020 di cui 1,8 per la bonifica ambientale. Il progetto prevede un prestito dalle banche di 7-800 milioni, oltre all’utilizzo degli 1,8 miliardi sequestrati ai Riva dalla magistratura milanese: Bondi vorrebbe reinvestire in azienda ai fini dell’ambientalizzazione. Nel progetto presente anche l’ipotesi di riconvertire l’azienda nel preridotto di ferro, tecnologia che ridurrebbe le emissioni di anidride ed eliminerebbe le cokerie. Il piano di Bondi sembra giusto, ma fa incazzare i Riva. I Riva sono protetti da Federacciai e dal governo, quindi non bisogna far incazzare i Riva. Risultato? Bondi si deve fare i cazzi suoi e smettere di rompere le palle. Si fottano i cittadini che muoiono di tumore. Viva il governo del cambiamento, il governo del “FARE” (gli interessi dei potenti).

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GLI 80 € DELLA VERGOGNA

Finalmente ieri si è venuti a conoscenza dell’ultima bozza dettagliata del fatidico provvedimento ‘degli 80 €’ che oggi dovrebbe essere firmato da Napolitano ed entrare in vigore (se ci fossero dei ritardi c’è il rischio che i soldi non arrivino nelle buste paga di Maggio).

Di chiaro c’è il fatto che i soldi ci sono soltanto per il 2014. Il resto a me sembra una presa in giro nei confronti di un popolo disperato fatto di famiglie che non sanno dove trovare i soldi per mangiare e pagare le fatidiche bollette, precari, disoccupati, giovani plurilaureati che devono scappare all’estero perchè qui vengono considerati massimo merce da sfruttare gratis con stage o con contratti scvandalosi a tempo determinato.
Secondo il brillante provvedimento di Renzi, i lavoratori dipendenti che guadagnano fino a 24 mila euro riceveranno 80 euro al mese, 640 in tutto. Questa cifra davvero esorbitante che cambia la vita decresce fino ad arrivare a zero per chi supera i 26 mila euro. Agli incapienti – guadagnano al di sotto gli 8 mila euro e non pagano tasse e forse sarebbero gli unici a cui 640 € annui potrebbero cambiare davvero la vita – ai pensionati e agli autonomi niente, solo promesse di imterventi futuri.. “Non si tratta tecnicamente di detrazione Irpef, ma di un bonus di 80 euro”, ha detto ieri Renzi.
Quindi nel 2014 il datore di lavoro restituisce al dipendente parte delle tasse che gli ha trattenuto per conto dello Stato che a sua volta compenserà l’impresa scontando il bonus dalle imposte dovute o dai contributi previdenziali.
Viene davvero voglia di dare una sberla a Renzi. Sembra che ci prenda per i fondelli. Le imprese campano a stento, molte muoiono proprio perchè lo Stato non gli pagai lavori fatti o perchè non gli concede nessun aiuto ma le dissangua riempiendola di tasse, e Renzi si aspetta che le imprese anticipano i soldi?
#Vamos

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I GUAI DI RENZI

Renzi-guai:
1. Francesca Barracciu, sottosegretaria alla cultura, è indagata per peculato aggravato in merito all’inchiesta sui fondi sui gruppi consiliari della Regione Sardegna (la cifra era di 33 mila Euro).
Lei diceva che era tutto chiarito, Renzi si è esposto lo stesso Renzi, invece…
Si scopre che la procura le contesta altri 40 mila Euro oltre ai 33 mila e la accusa di aver mentito. La Barracciu aveva detto di aver speso i 33 mila Euro per viaggi politici e istituzionali, ma si scopre che le date dei viaggi, dei suoi ipotetici spostamenti, non combacerbbero con i movimenti della sua carta di credito. Mentre doveva essere in giro per la Sardegna a macinare chilometri che poi si sarebbero tramutati in rimborsi, la sua carta di credito si trovava inspiegabilmente a Cagliari…
Lei si difende dicendo che quei prelievi li ha effettuati magari prima delle partenze o appena rientrata. Ma chi ci crede…Sei nei guai Barracciu!! Ma so che Renzi ti vuole bene, chi non fa la cresta sui rimborsi, nel vostro gruppetto di CASTAIOLI!! Massimo ti sega perchè non vuole fare figuracce, ma a lui non frega nulla, tranquilla, amici come prima!
2. Francantonio Genovese,deputato renziano, è da arrestare. Lo dicono i magistrati di Messina. Questa egregia personcina sarebbe per i pm “al vertice di un sodalizio criminale” che ha divorato fondi europei e regionali per la formazione professionale.
Avrebbe accumulato 6 milioni di Euro gestendo enti fantoccio che dovevano essere dedicati alla formazione professionale, ma che erano totalmente inutili e servivano solo da specchietto per attirare i fondi europei e regionali, che poi si intascava…

2) L’arresto disposto dal gip di Messina per il diversamente immacolato Francantanio Genovese, deputato renziano (sì, renziano) su cui Franca Rame aveva già messo in guardia tutti un anno fa sulle pagine del Fatto Quotidiano. Lo inserì nella lista degli impresentabili, ma Bersani e la presunta Commissione di Garanzia esclusero solo Crisafulli e Papania. Genovese e Bubbico, evidentemente, a Bersani e Pd piacevano. Per avere contezza di chi fosse Genovese bastava guardare una puntata di Report andata in onda prima delle elezioni 2013, ma forse i piddini quella sera erano distratti. Quando Genovese è salito sul carro del vincitore, Renzi non ha mosso ciglio. Va bene tutto pur di fare numero. Venghino signori venghino (cit).

3) La Barracciu, quella che non poteva governare la Sardegna ma per Renzi va benissimo come sottosegretaria, secondo i pm ha mentito. Lei aveva detto che “coi magistrati è tutto chiarito”, ma non pare. La sua situazione è appena più complicata di quanto la diretta interessata raccontasse. La ministro Boschi ha detto che “non ci si dimette per un avviso di garanzia”. Eppure, quando si trattava di condannare (a parole) Alfano e Cancellieri, Renzi e renziani erano assai su di giri. Quasi giustizialisti, sebbene non ci fossero neanche allora avvisi di garanzia ma solo umana (in)decenza. Questione morale a singhiozzo?

4) Renzi ha vissuto per quasi tre anni un un appartamento di Firenze vicino a Palazzo Vecchio, in via degli Alfani 8. Chi pagava l’affitto? L’amico Marco Carrai!! Ma chi è costui? Amicone e consigliere di Renzi, vicino a Comunione e Liberazione, in passato ha guidato Firenze Parcheggi, è ora presidente di Aeroporti Firenze e di Fondazione Open (ex fondazione Big Bang che ha gestito le campagne elettorali di Renzi). La cosa puzza…ci furono favori reciproci tra i due? La Procura di Firenze ha infatti appena aperto un fascicolo.

5) Josefa Idem è indagata per truffa aggravata per i contributi della sua pensione ed è a un passo dalla richiesta di rinvio a giudizio per la birbonata da 8 mila Euro. Renzi, anche se pochi lo dicono, si trova in unasituazione simile, anche più grave, costata alla collettività quasi 3oo mila Euro. Scrive Lillo su IL FATTO QUOTIDIANO: “Renzi pontifica indisturbato sulle pensioni altrui anche se la provincia e il comune di Firenze gli hanno versato i contributi (da dirigente e quindi ben più elevati di quelli da semplice dipendente della Idem) per poco meno di 10 anni (..) Si è fatto assumere dalla società Chil della famiglia un giorno prima l’annuncio da parte della Margherita della sua candidatura a presidente della Provincia. Fino a 10 giorni prima dell’assunzione, avvenuta il 27 ottobre 2003, Matteo Renzi era socio con una quota del 40 per cento della Chil Srl. All’atto di cessione delle quote si dichiara ‘libero professionista’, perché era un mero co.co.co. non un dirigente. Matteo e la sorella Benedetta quel giorno cedono le quote alla mamma e al babbo e solo a quel punto, quando Renzi è pronto a candidarsi alla presidenza della Provincia con garanzia quasi matematica di elezione, i genitori decidono di assumerlo. Per 7 mesi e mezzo, fino all’elezione nel giugno 2004, Chil paga i contributi poi il peso della pensione, del tfr e dell’assistenza di Renzi passa sulle spalle dei contribuenti fiorentini. Grazie all’assunzione nella Chil, Renzi si è fatto versare una massa enorme di contributi, se confrontati con quelli di Josefa Idem. I fiorentini hanno pagato fino al mese scorso ben 3 mila e 240 euro al mese per i contributi di Matteo Renzi”.

6) Perla finale…che figuraccia Renzi con il Panzer-Merkel!! Lui, che doveva chiedere di di sforare i vincoli europei, di attenuare un pochino la presa, si è dimostrato un bambini spautiro che sbaglia ancora ad allacciarsi il cappotto!! La Merkel sta ancora ghignango per il suo trionfo. Il super capitalismo “salva banche/fotti cittadini/muori pianeta/viva il denaro/meglio inquinare e guadagnare oggi che salvare il Pianeta per un futuro migliore/ viva la ricchezza e i conti in ordine/FOTTITI cittadino che rompi le palle perchè il Paese è inquinato, ti ammali, e non arrivi nemmeno alla fine del mese perchè non c’è lavoro” è salvo!!

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A CHI PIACE RENZI?

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LE SMISURE DI RENZI

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Renzi:
-80 Euro in più in busta paga al mese per chi guadagna meno di 1.500 Euro al mese.
-Pagamento dei debiti arretrati della Pubblica Amministrazione ammontanti a 68 miliardi di Euro.
-100 auto blu all’asta.
(I Dettagli nell grafico)
Avrei qualcosa da dire a Renzi:
1.Dove li prende i soldi?
2. La gente è disperata e lui pensa di risolvere tutto dando il contentino per idioti di 80 Euro al mese? Che ci porvi lui a vivere con 1.000 Euro al mese e dover pagare luce, gas, telefono, spesa, affitto. Che ci provi lui ad essere magari in cassa integrazione ed essere disperato perchè non si sa come mantenere la famiglia. Che ci provi lui ad essere un giovane laureato frustrato perchè la vita è troppo cara e non può permettersi di iniziare una vita propria, in una casa propria, perchè non trova lavoro o trova solo lavori con stipendio minimo da farci la fame.
Ce ci porvi lui ad essere contento perchè un coglionetto qualunque ha deciso di fare l’elemosina di 80 Euro in più in busta paga. Grazie Renzi!!
3. Le auto blu all’asta? Solo una trovata pubblicitaria. Si abbassino li stipendi loro, piuttosto.
4. Sono tutte parole vuote. La palese dimostrazione di quanto sia incompetente e di quanto ci stia prendendo per il culo Renzi sono le sue slides con cui ha presentato questo fantastico piano: sembravano le slides dei Puffi. Qualcuno mi ha insegnato che la professionalità è tutto. Io quando spiego qualcosa tramite slides non voglio essere barbosa, cerco di inserire colori, qualche immagine buffa, ma non perdo mai di vista l’obiettivo principale: la mia professionalità e il contenuto che voglio trasmettere. Quello è il centro e il fulcro della mia presentazione, anche se un pizzico di ironia non guasta per mantenere viva l’attenzione e rendere più piacevole la presentazione. Quelle slides sembravano davvero fatte dai Puffi per distrarci e farci ridere, raccontarci una bella favoletta per farci stare buoni e zitti.

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RENZI E LA FIDUCIA ALLA CAMERA

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RENZI E MR B. A CONFRONTO

Rabbrividisco…..

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RENZI E LA FIDUCIA AL SENATO

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RENZI E LA FIDUCIA AL SENATO

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