COLLABORAZIONE BLOGPOLITIKO (2013-2014), COLLABORAZIONE BLOGPOLITIKO (2013/2014), POLITICA, STATO-MAFIA

416 ter: la Casta si protegge

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324-180-Giovanni_Falcone[1] Nel silenzio totale di tutti i media, si è posto fine alla creazione di Giovanni Falcone. L’intervento pesante sull’art.416 ter del Codice Penale poteva essere un’occasione per rendere efficace un articolo voluto da Falcone, ma si è preferito ammorbidire le pene e fare molti favori all’attuale casse politica.
Nella modifica del 416 ter sullo scambio elettorale politico-mafioso non vi si trova nulla di buono.

Il M5S si è opposto, ma alla fine l’articolo è stato approvato con con 191 sì (FI in prima fila, naturalmente), 32 contrari e 18 astenuti.

Verrebbero puniti “chiunque accetta la promessa di procurare voti in cambio della promessa di erogazione di denaro o di altra utilità”. Almeno questa è l’idea, perchè nei fatti le pene scendono da 7-12 anni a 4-10 anni di reclusione. E pensare che nel testo uscito dal Senato il 28 Gennaio scorso era prevista una pena con un minimo di 7…

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ARTICOLI DI KIRA FAVA, COLLABORAZIONE BLOGPOLITIKO (2013/2014), STATO-MAFIA

IL PROCESSO SULLA TRATTATIVA RESTA A PALERMO

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Trattativa-Stato-Mafia-1[1]
La Sesta Sezione Penale della Cassazione, presieduta da Stefano Agrò, ha deciso che il processo sulla Trattativa Stato-mafia resta a Palermo. Finalmente è stata rigettata la richiesta di trasferire il procedimento a Caltanissetta. Chi ha fatto la richiesta, uomini della mafia? No, uomini dello Stato: gli ex ufficiali dell’Arma, Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno. In maniera davvero infame e vergognosa questi UOMINI DELLO STATO volevano dimostrare che lo svolgimento del dibattimento nel capoluogo siciliano metterebbe a rischio l’incolumità pubblica. Questo a seguito di fatti come le minacce di Totò Riina, o l’incursione in casa del pm Roberto Tartaglia, uno dei magistrati che indagano sulla Trattativa.
“Ogni udienza – si legge nell’istanza – vede, in media, la partecipazione di circa un centinaio di persone che, in considerazione di tali minacce sono esposte al grave rischio di attentati e di azioni violente […]”. Quanta ipocrisia! L’unica cosa che interessa…

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ARTICOLI DI KIRA FAVA, COLLABORAZIONE BLOGPOLITIKO (2013/2014), STATO-MAFIA

STRAGE DI CAPACI: NUOVO PROCESSO, NUOVE SPERANZE

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Strage-di-Capaci[1]

Strage di Capaci: 23 Maggio 1992. Muore Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre poliziotti della scorta. Troppo poco si è sempre saputo su questo tragico avvenimento e sulle nefaste trame che portarono alla sua realizzazione. Chi ha voluto uccidere Falcone? Chi ha aiutato la mafia a mettere in atto questo piano? Che parte ha avuto lo Stato in tutto ciò? Lo Stato voleva morto Falcone? Falcone è morto immolato sull’altare sacrificale della Trattativa Stato-Mafia?
Queste domande ormai non sono più farneticazioni da complottisti, e ogni passo verso la verità dimostra che la Trattativa ci fu e che persone come Falcone e Borsellino furono sacrificate in suo nome, per poterla realizzare tranquillamente.
Oggi si avvicina un nuovo processo per la strage di Capaci, oggi stiamo compiendo nuovi passi verso la verità. Questo non grazie allo Stato, non grazie a Napolitano, non grazie alla voglia dello Stato di scoprire…

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ARTICOLI DI KIRA FAVA, ARTICOLI DI KIRA FAVA, COLLABORAZIONE BLOGPOLITIKO (2013/2014), STATO-MAFIA, STORIA

GIUSEPPE FAVA, UN EROE DA NON DIMENTICARE

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Giuseppe Fava detto Pippo nacque a Palazzolo Acreide, il 15 Settembre 1925: è stato uno scrittore, giornalista, drammaturgo, saggista e sceneggiatore italiano, infaticabile sostenitore della verità e della giustizia. Per questo è stato ucciso da Cosa Nostra il 5 Gennaio 1984, a Catania.

Carismatico, apprezzato dai collaboratori, è stato direttore responsabile del “Giornale del Sud” e fondatore de “I Siciliani”, il secondo giornale antimafia in Sicilia.
Quel maledetto 5 Gennaio 1984 Fava era in via dello Stadio e stava andando a prendere la nipote che recitava in “Pensaci, Giacomino!” presso il Teatro Verga. Nemmeno il tempo di scendere dalla macchina che cinque proiettili calibro 7,65 lo colpiscono alla nuca. Come troppo spesso accade in questi casi, l’omicidio venne bollato come delitto passionale.
Fortunatamente iniziò ad essere presa in considerazione la pista del delitto mafioso
e, nel 1998, il Processo denominato “Orsa Maggiore 3” si è concluso con la condanna per…

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NINO DI MATTEO E’ IN SERIO PERICOLO!

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Nino-Di-Matteo[1]

Voglio drammaticamente esprimere la mia vicinanza a Nino Di Matteo, la cui situazione si fa sempre più pericolosa. Salvatore Riina continua tragicamente a parlare, a minacciare in modo insistente il sostituto procuratore di Palermo Antonino Di Matteo. Dice Riina: “E’ tutto pronto e lo faremo in modo eclatante”.
In Sicilia si respira aria di nuove stragi e le ripetute minacce di Riina nei confronti del sostituto procuratore Antonino Di Matteo e degli altri membri del pool sulla Trattativa sono un segnale terribilmnete chiaro.
Sergio Lari, procuratore di Caltanissetta, intervenuto a “In mezz’ora”, programma di Raitre, ha affermato che le minacce di Totò Riina a Nino Di Matteo “non sono da prendere sottogamba”.

Sono incazzatissima con questo presunto Re Giorgio, Presidente di una Monarchia Berlusconiana, che ha contribuito a isolare Di Matteo essendo a capo del Csm che da un anno processa disciplinarmente Di Matteo (per un’intervista sulle Sacre Telefonate con…

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NAPOLITANO RE OMERTOSO SILENTE

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Totò Riina parla con Alberto Lorusso, personaggio di spicco della mafia pugliese. Si confida durante l`ora d`aria…ha bisogno di sfogarsi il poverino…
Ecco le sue parole:
“Questi cornuti… (i pm di Palermo, ndr), se fossi fuori gli macinerei le ossa. […]Sono stati capaci di portarsi pure Napolitano”.
Detto, fatto. Napolitano, senza viva e vibrante vergogna, manda una lettera alla corte d’Assise di Palermo dove dichiara di “non aver niente da riferire” ai giudici che indagano sui rapporti tra istituzioni e Cosa nostra.
Ma come, lui non era quello che era disponibile a collaborare?
Tutto questo è terrificante e mi disgusta. Sono stanca di un Capo dello Stato servo di Mr B. e omertoso. È chiarissimo: lo Stato, Napolitano per primo, non vuole che si sappia niente sul Patto tra Mafia e Stato che portò al potere Mr B., che ancora oggi domina il Paese. Lo Stato è colluso con la…

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RIINA HA PARLATO

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Combo photo of arrested Sicilian mafia boss Toto Riina and Italian actor Claudio Gioe

“Di Matteo deve morire. E con lui tutti i pm della trattativa, mi stanno facendo impazzire”.
Parola di Salvatore Riina, dal 41 bis. A sentire questa terrificante sentenza di morte sarebbe stato agente della polizia penitenziaria che ha immediatamente avvertito i superiori. La notizia è stata data oggi dal quotidiano “La Repubblica“ .
Perchè Riina ha detto queste parole? Si è stufato di pagare per tutti e vuole attuare nuovamente una strategia stragista?È contrariato per le parole Onorato, collaboratore di giustizia, il quale ha affermato che Andreotti e Craxi si sarebbero serviti di Cosa Nostra per eliminare il Generale Dalla Chiesa?
Una cosa è certa: è certo che Riina abbia pronunciato quella terribile sentenza di morte e il Capo dei Capi non parla a caso. Perchè il Grande Capo è ancora lui, non è mai stato destituito, e Messina Denaro, leader dell`organizzazione criminale, appartiene all’ala dei corleonesi. Un sottoposto di…

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IO CHE SPERO ANCORA

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schifani-pdl-abbassare-i-toni[1]

Il 26 Ottobre 2013 si è svolto il XXXI° Congresso nazionale  dell’Associazione Nazionale Magistrati. Secondo voi chi c`era tra gli invitati? Ingroia, Di Matteo? No!!!! Non sia mai che l`ANM si dimostri di parte, favorevole alla lotta alla mafia, invitando tale gentaglia. Tra gli invitati c`era:

SCHIFANI!!

Lui si, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa,  era il degno ospite per l`ANM. Se non ne sa di mafia lui!!

Poveri ingenui, piccola minoranza, noi che appoggiamo quei poveri magistrati lasciati soli che vogliono combattere la mafia. Ma cosa si puo` combattere in un Paese ostaggio di un mafioso, dove l`ANM va a braccetto con Schifani.

Poveri noi ingenui, agnelli che sognano la giustizia, la liberta`, la verita`, mentre sono attorniati da lupi famelici.

Io comunque ci spero ancora. Prima o poi noi agnelli vinceremo. Chi e` giusto vince sempre. Se perdo anche questa speranza, perdo tutto. Solo la speranza mi…

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MAGISTRATI UOMINI SOLI

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Antonio Ingroia Book Presentation

Nel 2011 Cosa nostra e la ‘Ndrangheta volevano uccidere l’ex pm di Palermo Antonio Ingroia, che stava indagando sulla trattativa Stato-mafia,  con venti chili di esplosivo. Modalita` tristemente nota….
La notizia e` stata data da “Il Fatto Quotidiano“. A rivelare questo piano per uccidere il magistrato, sarebbe stato il collaboratore di giustizia di Reggio Calabria, Marco Marino. Quando era detenuto nel carcere  Pagliarelli di Palermo (2010-2011), venne avvicinato dai fratelli agrigentini Agrò, mafiosi siciliani condannati all’ergastolo per omicidio e punto di riferimento per i boss di Agrigento. Ecco cosa ha rivelato il pentito al sostituto procuratore della Dda di Reggio Giuseppe Lombardo : “Nel carcere di Palermo sono stato detenuto con tale Agrò di Agrigento il quale mi disse che aveva bisogno di esplosivo. Per cercare di tenerlo buono, gli dissi che ero in grado di procurargli quello che mi aveva chiesto. Ovviamente non ho fatto nulla di tutto ciò…

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IL PUNTO

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25047-silvio-berlusconi[1]

Sapete qual`e` IL PUNTO? IL PUNTO E` QUESTO:

Mr B. e`un criminale, un colpevole che ha ideato, organizzato e sviluppato per vent’anni un sistema per frodare il fisco. I diritti di trasmissione per le TV Mediaset venivano acquistati dalle major americane tramite intermediari occulti e fittizi controllati segretamente da Mr B. I diritti venivano acquistati e poi erano fatti oggetto di vendite in complesse reti di societa` (durante questo giro naturalmente i prezzi venivano gonfiati di vendita in vendita) e infine ceduti, a prezzi decisamente gonfiati e maggiorati rispetto all`acquisto iniziale effettuato da parte delle societa` occulte, a societa` maltesi che poi cedevano i diritti a Mediaset. Le plusvalenze venivano intascate sui conti esteri di società offshore create dall’avvocato Mills. In questo modo Mr B. ha derubato il fisco e la sua stessa azienda per centinaia di milioni, persino mentre sedeva in Parlamento e addirittura a Palazzo Chigi.
Con questi…

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