ARTICOLI DI KIRA FAVA, STATO-MAFIA

PROCESSO SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA: BUONE NUOVE

Buone notizie dal Processo sulla Trattativa Stato-Mafia. Ricordate cosa era successo? Una circolare emessa dal Consiglio superiore della magistratura indicava nuove restrizioni per le indagini di mafia, da affidare solo ed esclusivamente a chi fa parte della Dda. Ma guarda la sfiga, Di Matteo è formalmente scaduto da quattro anni, ufficialmente è assegnato al gruppo che si occupa di abusi edilizi e Tartaglia non fa ancora parte della Dda, mentre l’incarico decennale di Francesco Del Bene nella Dda è scaduto da qualche giorno. Naturalmente il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo ha chiesto spiegazioni in merito all’indagine trattativa Stato-mafia al Csm, ma non ha ricevuto risposta, allora ha saggiamete deciso di assegnare il nuovo filone d’indagine sulla trattativa mafia-Stato ai pubblici ministeri Nino Di Matteo e Roberto Tartaglia. Questa la decisione più saggia per garantire continuità al lavoro fin qui svolto da Di Matteo e Tartaglia, e soprattutto data anche la loro competenza e la loro conoscenza delle indagini. Nino Di Matteo continuerà quindi ad essere coordinatore, insieme a Tartaglia, delle indagini sulla Trattativa, anche se non si occuperà del processo al generale dell’Arma Mario Mori e al colonnello Mauro Obinu (imputati di favoreggiamento aggravato alla mafia) per il quale in primo grado aveva rappresentato la pubblica accusa. Il procuratore generale Roberto Scarpinato rappresenterà personalmente la pubblica accusa insieme al sostituto procuratore Luigi Patronaggio. Secondo Scarpinato infatti e meglio non incrementare ulteriormente il coefficiente di rischio a cui è soggetto Di Matteo.
Il processo sulla Trattativa va avanti, la ricerca della verità può essere ostacolata momentaneamente ma non fermata permanentemente.

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MARCO BIAGI E SCAJOLA

19 Marzo 2002, sera: Marco Biagi, giuslavorista italiano, a bordo della sua bici ha appena percorso il pezzo di strada che separa la sua abitazione di via Valdonica dalla stazione di Bologna, quando un commando di brigatisti lo blocca di fronte al portone della sua casa, al civico 14. Colpito da sei proiettili, alle 20:15, Biagi muore.
La rivendicazione delle Brigate Rosse fece riferimento ad una nuova strategia dell’Organizzazione, volta a colpire uomini dello stato legati ad un contesto di ristrutturazione del mercato del lavoro.
Oggi nuove sconcertanti carte aprono un nuovo scenario: quello di Biagi è omicidio per omissione. A motivare la riapertura delle indagini, alcuni documenti sequestrati dalla Procura di Roma a Luciano Zocchi, ex segretario di Scajola, l’ex ministro dell’Interno arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di aver favorito la latitanza del collega di partito Amedeo Matacena. Matacena condannato per mafia che stava per scappare all’estero dalla’amico Dell’Utri (uomo cerniera tra Cosa Nostra e Mr B.) grazie all’amico Scajola. Scajola e Matacena, entrambi uomini di Forza Italia, legati al mafioso Mr B. Tutto tristemente torna.

Tra le carte ci sarebbe una lettera di un politico vicino a Biagi che fu spedita a Claudio Scajola, allora ministro dell’Interno, in cui si esprimevano preoccupazioni per l’incolumità di Biagi e la serietà del pericolo per Biagi. Questo appena pochi giorni prima dell’assassinio. Sulla lettera ci sarebbe il ‘visto’ dell’ex ministro Scajola. Scajola invece sostiene di non aver mai saputo dei gravi rischi che correva Biagi. All’epoca, il ministero dell’interno guidato da Scajola aveva ritirato la scorta a Biagi nonostante le sue continue richieste.
Un triste nuovo tassello nel grande mosaico che si sta componendo e che raffigura le oscure trame del nostro passato.

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EXPO 2015

L’Expo 2015 è un banchetto per la criminalità, è marcio, ormai c’è poco da fare. Resta solo da ammettere le proprie colpe e affermare che l’Expo 2015 non si farà perchè c’è troppa infiltrazione criminale, troppa gente a voluto speculare su questo evento ed è tardi per recuperare. Solo in questo modo l’Italia salverebbe la sua dignità

La Corte dei Conti ha sottolineato come a causa della malavita le grandi opere costino il 40% in più di quello che dovrebbero.
La colpa è anche della politica, che continua a insistere sulle grandi opere senza attuare nessun tipo di controllo, effettuando molto spesso grandi opere che non servono a nulla ed essendo consapevoli che queste diventano terreno di caccia per la criminalità, pronta ad aggiudicarsi appalti e subappalti.

Come dimenticare la Salerno – Reggio Calabria, opera infinita che mai finirà. E ancora: Grandi opere inutili come la Orte – Mestre, il MOSE, la TAV. Tutti questi mostri inutili creano solo l’occasione perché la malavita banchetti perchè a nessuno interessa vigilare, in uno scambio equo di favori…
Il politico viene eletto grazie alle promesse scambiate con crimali e ripaga i suoi “elettori” facendogli vincere gli appalti di grandi opere, chiedendo mazzette come regalino per i grandi appalti donati ai suoi “elettori”. E qui comincia a scorrere denaro, i preventivi si dilatano, i tempi di allungano, e i soldi destinati all’opera finiscono in un turbine di mazzette che fa dilatare in maniera mostruosa i costi della suddetta opera.

Enrico Berlinguer nel 1981 affermava: “Tutte le operazioni che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell’interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica.”
A quanto pare dal 1981 non è cambiato nulla. In Italia non cambia mai nulla, è un Paese cristallizzato nel suo autolesionismo.
Il risultato di tutto ciò è la distruzione del territorio, il denaro sporco, l’arricchimento di politici, la sottrazione di ricchezza alla nazione, la sottrazione di lavoro alle piccole imprese.
Ma tanto a vigilare sull’Expo c’erano già 23 organi di controllo: 5 interni e 18 esterni. Vogliamo poi parlare della task force voluta da Formigoni con l’ex generale Mori e l’ex capitano De Donno, reduci dalla trattativa Stato-mafia?
Quando ci vogliono imporre una grande opera, chiediamoci perchè, se è veramente utile per chi vive nel territorio o è inutile e dannosa, concepita solo per un giro di denaro.
Se si è convinti che la grande opera sia ingiusta o dannosa, bisogna combattere, soprattutto chi abita nel territorio dove dovrebbe essere realizzata e poi ci dovrà convivere.
Dobbiamo lottare per far sentire la nostra voce e far valere i nostri diritti.
Nel caso dell’Expo2015, in quanto evento che rappresenterà ogni italiano all’estero e nel mondo, dobbiamo gridare a gran voce che va fermato perchè ormai è marcio e irrecuperabile. No All’Expo della criminalità per salvare la nostra dignità di italiani e lottare affinché simili PORCATE non si ripetano più.

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IL GRIDO DI SALVATORE BORSELLINO

Salvatore Borsellino ha parlato dal palco di Piazza Politeama (Palermo) durante il comizio del M5S, prima dell’intervento di Beppe Grillo.
Quelle di Salvatore sono state parole dure, che colpiscono dritte al cuore. Parla del “lavoro sporco” che Totò Riina avrebbe dovuto compiere con la condanna a morte del pm Di Matteo. “Ora non serve più… ci ha pensato Napolitano mettendo il bavaglio a questi magistrati”. “[..] Quando M5S non votò la fiducia al PD critica i Grillo, ma avevo torto! Questa classe politica pensa solo al potere e va spazzata via con un Caterpillar!”.
Salvatore parla anche dello svuotamento dell’articolo 416ter sullo scambio elettorale politico-mafioso. “Oggi si sta verificando quello che era avvenuto in passato, poco prima che Falcone e Borsellino venissero uccisi – spiega Salvatore –, all’epoca c’era un pool antimafia che aveva portato alla sbarra tutta la Cupola mafiosa ottenendo centinaia di anni di galera. Dopo quel grande successo avevano cominciato a smantellare il pool.4 In un’intervista mio fratello Paolo aveva denunciato lo smantellamento del pool ed era stato deferito al Csm. E dopo vent’anni il Csm sta cercando di smantellare il pool di Palermo…”. “Vent’anni fa, Paolo, parlando di quello che era accaduto al pool, riferendosi nello specifico ai provvedimenti disciplinari che erano rientrati, aveva detto: ‘poi l’opinione pubblica ha fatto il miracolo’, ecco io vi chiedo: rifate ancora una volta questo miracolo! Protestate, protestate, protestate con tutto il fiato che avete! Impedite che questo nuovo assassinio, senza sangue, venga ancora una volta perpetrato!
[…] Io chiedo a tutta Palermo di fare sentire a questi magistrati sostegno e vicinanza, loro stanno combattendo per noi, stanno lavorando per noi, stanno seguendo una strada di verità e giustizia, una strada che spesso porta alla morte. Così sono morti i giudici Falcone, Borsellino, Chinnici, Terranova, Costa ed altri, è un elenco senza fine quello dei magistrati che hanno sacrificato la propria vita per la verità e per la giustizia. Oggi Napolitano adopera altri metodi per fermare questi magistrati e noi dobbiamo impedirlo! Dobbiamo far si che questi magistrati possano continuare il loro lavoro e se non sarà loro permesso vi prego ribellatevi, ribellatevi, ribellatevi!”.

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ALDO MORO

Aldo Romeo Luigi Moro (Maglie, 23 Settembre 1916-Roma, 9 Maggio 1978): politico italiano, cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, Segretario politico e presidente del consiglio nazionale della Democrazia Cristiana. Rapito il 16 Marzo 1978, ucciso il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse. Perchè?
Tutti sappiamo che in quel periodo il Comunismo rappresentava per l’America il MOSTRO SACRO da abbattere. Non si poteva certo permettere che dilagasse in italia, da brava schiavetta dell’America!! Ecco allora che dilaga la strategia della tensione. Le BR, gli estremisti cattivi di sinistra inziano a terorizzare l’Italia con vari attentati e morti mettendo a tutti addosso una gran paura del Comunismo. Ecco che il pericolo della ricossa comunista sempbra placato. A mio avviso, ma questa è SOLO una fantasia di una complottista, le BR erano infiltrate da Servizi Segreti italiani e americani e da fasicsti, tutto per incentivare e organizzare la strategia della tensione delle BR e far aumentare nei cittaidni la paura verso il “PERICOLO ROSSO”.

In questo contesto, un certo Aldo Moro inizia a dire cose strane:nel 1978 (poco prima del rapimento) era quasi riuscito a convincere la DC della necessità di un governo  con la presenza del PCI nella maggioranza parlamentare. Oggi si direbbe “Governo delle larghe intese”, solo che all’epoca c’erano Moro e Berlinguer, mentre oggi abbiamo un criminale e un ebetino che confabulano per mantenere il sedere attaccato alle poltrone. Il 16 Marzo 1978 Moro venne rapito e, dopo una prigionia di 55 giorni nel covo di via Montalcini, le Brigate Rosse decisero di uccidere Moro. Il suo corpo fu ritrovato il 9 Maggio nel portabagagli di un’automobile Renault 4 rossa a Roma, in Via Caetani, crudelmente vicino a Piazza del Gesù (dov’era la sede nazionale della Democrazia Cristiana), e a Via delle Botteghe Oscure(dove era la sede nazionale del Partito Comunista Italiano). Quello stesso giorno veniva trovato morto anche Peppino Impastato, vorrei ricordarlo.

In politica nessuno si adoperò per salvare Moro. Con la scusa che non si tratta con i terorristi fu lasciato morire.

Io credo che fu lasciato morire perchè era un personaggio scomodo, perchè sapeva troppo e con le sue idee rischiava di far prendere all’Italia una strada poco gradita ai potenti.

Vorrei ricordare le parole che Moro scrisse dai luoghi di progionia e cosa ne venne fatto dei suoi memoriali.

Il Memoriale Moro, scritto da Moro durante il rapimento, sarebbe stato consegnato da Dalla Chiesa ad Andreotti a causa delle informazioni contenute al suo interno. Inoltre nel 1979 Mino Pecorelli incontrò Dalla Chiesa per ricevere informazioni sul Memoriale, consegnandogli documenti riguardanti Andreotti.
Ecco cosa scrisse nel suo memoriale Moro su Andreotti:
“Non è mia intenzione rievocare la sua grigia carriera. Non è questa una colpa. Si può essere grigi ma onesti, grigi ma buoni, grigi ma pieni di fervore. Ebbene On.Andreotti è proprio questo che le manca […].
Le manca proprio il fervore umano. Quell’insieme di bontà, saggezza, flessibiltà, limpidità che fanno senza riserve i pochi democratici cristiani che ci sono al mondo.Lei non è tra questi.
[…]
Cosa ricordare di lei? La fondazione della corrente Primavera per condizionare De Gasperi contro i partiti laici?
Ricordare la sua, del resto incoffessata, amicizia con Barone e Sindona? Il suo viaggio americano con il banchetto offerto da Sindona nonostante il parere contrario dell’Ambasciatore? La nomina di Barone al Banco di Napoli?
[…].“
Nei Memoriali di Moro inoltre sono contenute informazioni riguardanti:
-L`organizzazione Gladio, un esercito occulto presente in molti paesi europei e finanziato dalla CIA, con il compito di resistere almeno 5 giorni in caso di invasione comunista, la cui esistenza è stata resa pubblica poche settimane dopo il ritrovamento del memoriale;
-contatti tra BR e servizi segreti occidentali (non e` che Brigate Rosse furono fomentate da Servizi Segreti per aumentare la paura nei confronti del Comunismo, che stava pericolosamente avendo successo in Italia???);
-Elementi della cosiddetta strategia della tensione;
-Scandali riguardanti la corrente andreottiana.
Giulio Andreotti fu uno di quelli che aderirono al FRONTE DELLA FERMEZZA, non volle trattare con le BR per liberare Moro

Non mi resta altro che prendere atto del fatto che troppe volte trame oscure sconosciute a noi cittadini hanno modificato la storia del nostro Paese schiacciando il volere popolare per esaudire i desideri oscuri di pochi potenti.

Moro non è morto perchè i puristi dello Stato non volevano trattare con dei teorristi. Hanno trattato con la mafia, hanno messo al governo un mafioso, fugurarsi se non potevano trattare con le BR per liberare Moro. Moro è morto perchè doveva morire, sacrificato sull’altare delle TRAME OSCURE DEI POTENTI IGNOTI.

 

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IL PROCESSO SULLA TRATTATIVA DI NUOVO A RISCHIO

Il processo sulla Trattativa Stato-Mafia è ancora a rischio. Nino Di Matteo, Roberto Tartaglia, Francesco Del Bene dovranno fermarsi. Tutto a causa di una circolare arrivata dal Consiglio superiore della magistratura il 5 Marzo scorso. Cosa dice questa circolare? Semplicemente ordina che tutti i nuovi fascicoli d’inchiesta sulla mafia debbano essere affidati solo a chi fa parte della Dda, la direzione distrettuale. Ma guarda la sfiga, Di Matteo è formalmente scaduto da quattro anni, ufficialmente è assegnato al gruppo che si occupa di abusi edilizi e Tartaglia non fa ancora parte della Dda, mentre Francesco Del Bene è l’unico ancora legittimato a fare nuove indagini, anche se solo fino al primo Giugno, poi scadrà anche lui dall’incarico decennale in Dda.
Perentoria e brutale è la circolare del Csm spedita a tutte le procure d’Italia: nessun nuovo fascicolo antimafia potrà più essere gestito da chi non fa parte della direzione distrettuale,«salvo casi eccezionali»
(delitti contro l’economia, la pubblica amministrazione, la salute e l’ambiente).
Quanta amarezza per questo Stato che non vuole ammettere le sue colpe e non vuole che si scopra la verità sulla Trattativa Stato-Mafia..
Quanta amarezza, ma non ci si arrende. Se si smettesse di cercare la verità, con che coraggio ci guarderemo allo specchio e guarderemo in faccia le generazioni future, sapendo di aver condannato tutti a un futuro di omertà e silenzio?
Forza magistrati coraggiosi, sono con voi.

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LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: A QUANDO LA FINE?

E così siamo giunti all’ ultima puntata di questa serie di articoli dedicati alla Trattativa Stato-Mafia. Un percorso lungo, faticoso, impegnativo, ma doveroso.

Vorrei che questa conclusione sancisse un inizio, non una fine. L’inizio della speranza, della volontà di informarsi, di amare il sapere, di voler essere cittadini consapevoli e attivi. Solo con la conoscenza e la diffusione delle informazioni potremo far conoscere a tutti l’orrore della Trattativa ed evitare che si ripeta, invitando tutti ad essere cittadini consapevoli che vigilano sull’operato delle istituzioni.

Oltre a tutto ciò, credo che l’informazione sia fondamentale per capire la differenza tra chi ci vuole solo abbindolare e sfruttare e  chi ogni giorno rischia la vita per scoprire la verità sulla Trattativa.

Indignamoci, stiamo accanto a questi eroi del quotidiano che combattono per la verità, diffondiamo più che possiamo le informazioni.

Il processo sulla Trattativa, seppur tra mille peripezie, sta andando avanti e io sono fiduciosa: un passo alla volta si arriverà alla verità.

La storia della Trattativa purtroppo non è conclusa, non fa solo parte di un triste passato, ma è la nostra realtà, il nostro presente. La seconda Repubblica con tutti i suoi avvenimenti è frutto della Trattativa.

Abbiate il coraggio di sperare in un presente e in un futuro migliore, per voi e per le prossime generazioni.

Siate curiosi, informatevi, indignatevi quando qualcosa non va.

Abbiamo il diritto si voler cambiare il Paese e sognare un Paese libero dalla Mafia e dall’omertà.

Siate cittadini attivi, non accontentatevi di quello che vi dice la TV. Se un mafioso ha governato per tanti anni e ha distrutto il Paese è proprio perchè ha saputo contare sulle informazioni fasulle diffuse dalle sue TV.

Anni fa forse era più difficile reperire informazioni ed era più facile accontentarsi dei TG, ma oggi, con Internet, non abbiamo davvero più scusanti. Non permettete più di essere trattati come fantocci seduti davanti alla TV da indottrinare a piacimento del Boss. Per troppo tempo siamo stati sucubi del Regno Mediatico di Mr B., delle sue fandonie.

Informatevi, diffondete quello che sapete, sperate, indignatevi, votate coscientemente, sostenete chi tenta di scoprire la verità sulla Trattativa e per questo rischia la vita. Solo così potremo farcela e scacciare da questo Paese l’omertà e la Mafia. Dimostriamo alla Casta omertosa e mafiosa che non siamo dei burattini privi di speranza che possono manovrare e spremenre a loro piacimento.

Spero, nel mio piccolo, di aver contribuito a far nascere in voi la voglia di informarvi, di occuparsi di quello che accade in politica. Spero di aver stimolato e invogliato a saperne di più chi ancora non conoscesse la storia della Trattativa.

Ricordatevi: Potete decidere di non occuparvi della politica, ma lei si occuperà sempre di voi…
Se vogliamo che le cose cambino, dobbiamo essere noi i motori del cambiamento. Il velo di omertà e di corruzione che circondano lo Stato di oggi non si squarceranno mai da soli, ma solo noi, protestando e gridando il nostro assenso alla magistratura che indaga, potremo porre le basi per un nuovo inizio fondato sulla legalità e la giustizia.

PRIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LE ORIGINI

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/la-trattativa-stato-mafia-le-origini/

SECONDA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: FALCONE E IL FALLITO ATTENTATO ALL`ADDAURA

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/40/

TERZA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: IL MISTERO DI PIAZZA E AGOSTINO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/la-trattativa-stato-mafia-il-mistero-di-piazza-e-agostino/

QUARTA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: CONTRADA E UNO STATO SEMPRE PIU` TORBIDO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/la-trattativa-stato-mafia-contrada-e-uno-stato-sempre-piu-torbido/

QUINTA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: IL CORVO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/23/la-trattativa-stato-mafia-il-corvo/

SESTA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LA FINE DEL MAXIPROCESSO, L`INIZIO DELL`INCUBO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/30/la-trattativa-stato-mafia-la-fine-del-maxiprocesso-linizio-dellincubo/

SETTIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: SALVO LIMA

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/07/la-trattativa-stato-mafia-salvo-lima/

OTTAVA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: OMICIDIO FALCONE, MORTE DI UN EROE

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/14/la-trattativa-stato-mafia-omicidio-falcone-morte-di-un-eroe/

NONA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: PRIMI CONTATTI, BORSELLINO SAPEVA

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/21/la-trattativa-stato-mafia-primi-contatti-borsellino-sapeva/

DECIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: GLI SMEMORATI

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/28/la-trattativa-stato-mafia-gli-smemorati/

UNDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: PAPELLO E CONTROPAPELLOhttps://kirafava.wordpress.com/2013/11/04/la-trattativa-stato-mafia-papello-e-contropapello/

DODICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: OPERAZIONE BOTTICELLI

https://kirafava.wordpress.com/2013/11/11/la-trattativa-stato-mafia-operazione-botticelli/

TREDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: BORSELLINO, ULTIMI GIORNI: 1-3 LUGLIO 1992

https://kirafava.wordpress.com/2013/11/18/la-trattativa-stato-mafia-borsellino-ultimi-giorni-1-3-luglio-1992/

QUATTORDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: BORSELLINO, ULTIMI GIORNI: TRAME OSCURE, IL CORVO2

https://kirafava.wordpress.com/2013/11/25/la-trattativa-stato-mafia-borsellino-ultimi-giornitrame-oscure-il-corvo-2/

QUINDICESIMA PUNTATA:LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: SUBRANNI

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SEDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: FACCIA DA MOSTRO

https://kirafava.wordpress.com/2013/12/09/la-trattativa-stato-mafia-faccia-da-mostro/

DICIASSETTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: MANNINO

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DICIOTTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: OMICIDIO BORSELLINO, MORTE DI UN EROE

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DICIANNOVESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: IL CASO SCARANTINO

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VENTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: IL MISTERO DELL`AGENDA ROSSA

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VENTUNESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: CAMBIO DI STRATEGIA

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VENTIDUESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: DELL’UTRI, MR B. E PROVENZANO

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VENTITREESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: L’ARRESTO DI RIINA

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VENTIQUATTRESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: UNA LETTERA STRANA

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VENTICINQUESIMA PUNTATA:LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: BOMBE E RICHIESTE

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VENTISEIESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LO ZAMPINO DELLA CHIESA

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VENTISETTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: CHI HA ORDINATO GLI ATTENTATI DEL ’93?

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VENTOTTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LUIGI ILARDO, PRIMA PARTE

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VENTINOVESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LUIGI ILARDO, SECONDA PARTE

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TRENTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA:
LA TRATTATIVA, IL VENTENNIO BERLUSCONIANO SENZA FINE

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TRENTUNESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA:COSA RESTA DEL PAPELLO?

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TRENTADUESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LE COLPE DELLA SINISTRA

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TRENTATREESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LE COLPE DI NAPOLITANO, PARTE PRIMA

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TRENTAQUATTRESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LE COLPE DI NAPOLITANO, PARTE SECONDA

https://kirafava.wordpress.com/2014/04/14/la-trattativa-stato-mafia-le-colpe-di-napolitano-parte-seconda/

TRENTACINQUESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA:MATTEO MESSINA DENARO, L’ULTIMO GRANDE BOSS LATITANTE
https://kirafava.wordpress.com/2014/04/21/la-trattativa-stato-mafia-matteo-messina-denaro-lultimo-grande-boss-latitante/

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POVERO MR B…….

Il povero Mr B. è stato affidato ai Servizi Sociali. Dovrà sottostare a norme durissime…

“Visti gli atti relativi a Berlusconi Silvio affidato in prova al Centro di Servizio Sociale impone al suddetto le seguenti prescrizioni:

1. a) se detenuto, l’affidato sottoscriverà le prescrizioni dinanzi al Direttore dell’Istituto penitenziario e appena posto in libertà dovrà prendere contatti con l’Uepe incaricato di affiancarlo nell’opera di adattamento alla vita sociale; b) se libero, entro dieci giorni dalla notifica della presente ordinanza si presenterà al Direttore dell’Uepe di Milano, piazza Venino l davanti al quale sottoscriverà il verbale di prescrizioni e manterrà contatti (…) con il Centro Servizio Sociale relazionando con l’assistente sociale designato con la frequenza che l’Uepe stabilirà;

2. Dovrà mantenere contatti con l’Uepe secondo quanto dallo stesso ufficio indicatogli;

3. Dovrà fissare la propria dimora in Arcore, Villa S. Martino;

4. Non potrà abbandonare la Regione Lombardia, salvo quanto previsto al punto 8;

5. Non potrà compiere viaggi notturni né viaggi all’estero;

6. Non potrà frequentare pregiudicati e tossicodipendenti, omettendo altresì di frequentarne gli ambienti;

7. Potrà lasciare la propria dimora alle ore 6 del mattino (…) e dovrà farvi ritorno entro le 23, con divieto di uscire fino al mattino successivo, se non per comprovate gravi necessità, preventivamente comunicate alle Forze dell’Ordine e da documentare tempestivamente all’Uepe;

8. È autorizzato, come da sua richiesta, a recarsi in Roma, presso il domicilio in via del Plebiscito 102, dal martedì al giovedì, fermi restando gli obblighi orari di cui al punto 7, e con rientro al domicilio di Arcore entro le ore 23 del giovedì stesso, previo avviso all’uepe e alle Forze dell’Ordine;

9. Dovrà predisporre tutti gli accorgimenti necessari per agevolare i controlli da parte delle Forze dell’Ordine;

10. Dovrà adempiere agli obblighi di assistenza familiare;

11. Dovrà svolgere attività socialmente utile/volontariato, presso l’Istituto Sacra Famiglia, Unità San Pietro, con impegno di almeno una volta alla settimana e per un tempo non inferiore a quattro ore consecutive;

12. Dovrà portare sempre con sé copia del presente provvedimento. Dovrà richiedere almeno un mese prima, salvo sopraggiunte e comprovate necessità, ogni modifica alle prescrizioni. Gli spostamenti in giornata fuori dal territorio per motivi di lavoro o salute o familiari, gli ampliamenti di orari per contingenze specifiche, gli eventuali eventi luttuosi o particolarmente gravi familiare, la partecipazione alle udienze sarà autorizzata dal direttore dell’Uepe. Avverte l’affidato che, in caso di violazioni di legge o delle prescrizioni, modificabili dal magistrato di sorveglianza, la misura potrà essere sospesa e revocata.”

Ma sono tutti rincoglioniti? Perchè mi suona strano che uno che deve essere riabilitato, un criminale, venga comunque agevolato tenendo conto del fatto che deve recarsi a Roma per fare POLITICA e decidere così del FUTURO del nostro Paese. Un criminale affidato ai Servizi Sociali che decide tranquillamente del futuro di questa Italia che lui stesso ha contribuito a rendere peggiore e ha sfruttato fino al midollo per poter proteggere le sue malefatte e non andare in galera.
Un crimanle, un mafioso, con licenza di uccidere l’Italia e di farlo senza nessun impedimento. L’unico impedimento ormai siamo noi cittadini che possiamo abbatterlo non votandolo più, ma questa è una cosa da capire, visti i tanti cazzari che ancora lo adorano….
#Vamos

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416 ter: la Casta si protegge

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324-180-Giovanni_Falcone[1] Nel silenzio totale di tutti i media, si è posto fine alla creazione di Giovanni Falcone. L’intervento pesante sull’art.416 ter del Codice Penale poteva essere un’occasione per rendere efficace un articolo voluto da Falcone, ma si è preferito ammorbidire le pene e fare molti favori all’attuale casse politica.
Nella modifica del 416 ter sullo scambio elettorale politico-mafioso non vi si trova nulla di buono.

Il M5S si è opposto, ma alla fine l’articolo è stato approvato con con 191 sì (FI in prima fila, naturalmente), 32 contrari e 18 astenuti.

Verrebbero puniti “chiunque accetta la promessa di procurare voti in cambio della promessa di erogazione di denaro o di altra utilità”. Almeno questa è l’idea, perchè nei fatti le pene scendono da 7-12 anni a 4-10 anni di reclusione. E pensare che nel testo uscito dal Senato il 28 Gennaio scorso era prevista una pena con un minimo di 7…

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ARTICOLI DI KIRA FAVA, STATO-MAFIA

LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: MATTEO MESSINA DENARO, L’ULTIMO GRANDE BOSS LATITANTE

Matteo Messina Denaro: nato a Castelvetrano il 26 Aprile 1962, è un criminale italiano, legato a Cosa Nostra. Poche parole per descrivere un ESSERE DISGUSTOSO, L’ULTIMO GRANDE BOSS LATITANTE.

Febbraio 1992: Messina Denaro, insieme a mafiosi di Brancaccio e della Provincia di Trapani, viene  inviato a Roma per osservare gli spostamenti del presentatore televisivo Maurizio Costanzo e per uccidere Giovanni Falcone e il ministro Claudio Martelli. 

Il metodo di esecuzione? Kalashnikov, fucili e revolver procurati dallo stesso Messina Denaro. La missione venne bloccata da Salvatore Riina perché voleva che l’attentato a Falcone fosse eseguito diversamente. Infatti kalashnikov e fucili non bastavano per uccidere Falcone in maniera adeguata, bisognava far saltare un’intera strada per uccidere l’infame che aveva osato mettersi contro la mafia…

Dopo l’arresto di Riina, Messina Denaro fu favorevole alla continuazione della strategia degli attentati, in accordo con i boss Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca e i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano.

1998: Dopo la morte di Francesco,  padre di Matteo Messina Denaro, (stroncato da un infarto durante la latitanza), Matteo è diventato capomandamento di Castelvetrano ed anche rappresentante mafioso della provincia di Trapani.

Matteo Messina Denaro, latitante e ricercatissimo, forse è una delle ultime persone che potrebbe raccontare la verità sulla Trattativa, dato che le infornzazioni che abbiamo vengono più dai mafiosi che dagli uomini dello Stato, Non voglio illudermi, ma l’arresto di questo personaggio pericolosissimo (di cui ho citato solo una picola parte dei crimini che ha compiuto), sarebbe un bel passo in avanti verso la scoperta della verità sulla Trattativa.

PROSSIMA PUNTATA: LUNEDì  28 APRILE 2014
LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: A QUANDO LA FINE?

PRIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LE ORIGINI

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/la-trattativa-stato-mafia-le-origini/

SECONDA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: FALCONE E IL FALLITO ATTENTATO ALL`ADDAURA

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/40/

TERZA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: IL MISTERO DI PIAZZA E AGOSTINO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/la-trattativa-stato-mafia-il-mistero-di-piazza-e-agostino/

QUARTA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: CONTRADA E UNO STATO SEMPRE PIU` TORBIDO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/la-trattativa-stato-mafia-contrada-e-uno-stato-sempre-piu-torbido/

QUINTA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: IL CORVO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/23/la-trattativa-stato-mafia-il-corvo/

SESTA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LA FINE DEL MAXIPROCESSO, L`INIZIO DELL`INCUBO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/30/la-trattativa-stato-mafia-la-fine-del-maxiprocesso-linizio-dellincubo/

SETTIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: SALVO LIMA

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/07/la-trattativa-stato-mafia-salvo-lima/

OTTAVA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: OMICIDIO FALCONE, MORTE DI UN EROE

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/14/la-trattativa-stato-mafia-omicidio-falcone-morte-di-un-eroe/

NONA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: PRIMI CONTATTI, BORSELLINO SAPEVA

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/21/la-trattativa-stato-mafia-primi-contatti-borsellino-sapeva/

DECIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: GLI SMEMORATI

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/28/la-trattativa-stato-mafia-gli-smemorati/

UNDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: PAPELLO E CONTROPAPELLOhttps://kirafava.wordpress.com/2013/11/04/la-trattativa-stato-mafia-papello-e-contropapello/

DODICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: OPERAZIONE BOTTICELLI

https://kirafava.wordpress.com/2013/11/11/la-trattativa-stato-mafia-operazione-botticelli/

TREDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: BORSELLINO, ULTIMI GIORNI: 1-3 LUGLIO 1992

https://kirafava.wordpress.com/2013/11/18/la-trattativa-stato-mafia-borsellino-ultimi-giorni-1-3-luglio-1992/

QUATTORDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: BORSELLINO, ULTIMI GIORNI: TRAME OSCURE, IL CORVO2

https://kirafava.wordpress.com/2013/11/25/la-trattativa-stato-mafia-borsellino-ultimi-giornitrame-oscure-il-corvo-2/

QUINDICESIMA PUNTATA:LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: SUBRANNI

https://kirafava.wordpress.com/2013/12/02/la-trattativa-stato-mafia-subranni/?preview=true&preview_id=2644&preview_nonce=fdc9d6553a&post_format=standard

SEDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: FACCIA DA MOSTRO

https://kirafava.wordpress.com/2013/12/09/la-trattativa-stato-mafia-faccia-da-mostro/

DICIASSETTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: MANNINO

https://kirafava.wordpress.com/2013/12/16/la-trattativa-stato-mafia-mannino/

DICIOTTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: OMICIDIO BORSELLINO, MORTE DI UN EROE

https://kirafava.wordpress.com/2013/12/23/la-trattativa-stato-mafia-omicidio-borsellino-morte-di-un-eroe/

DICIANNOVESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: IL CASO SCARANTINO

https://kirafava.wordpress.com/2013/12/30/la-trattativa-stato-mafia-il-caso-scarantino/

VENTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: IL MISTERO DELL`AGENDA ROSSA

https://kirafava.wordpress.com/2014/01/06/la-trattativa-stato-mafia-il-mistero-dellagenda-rossa/

VENTUNESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: CAMBIO DI STRATEGIA

https://kirafava.wordpress.com/2014/01/14/la-trattatativca-stato-mafia-cambio-di-strategie/

VENTIDUESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: DELL’UTRI, MR B. E PROVENZANO

https://kirafava.wordpress.com/2014/01/21/la-trattativa-stato-mafia-dellutri-mr-b-provenzano/

VENTITREESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: L’ARRESTO DI RIINA

https://kirafava.wordpress.com/2014/01/27/la-trattativa-stato-mafia-larresto-di-riina/

VENTIQUATTRESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: UNA LETTERA STRANA

https://kirafava.wordpress.com/2014/02/03/la-trattativa-stato-mafia-una-lettera-strana/

VENTICINQUESIMA PUNTATA:LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: BOMBE E RICHIESTE

https://kirafava.wordpress.com/2014/02/11/la-trattativa-stato-mafia-bombe-e-richieste/

VENTISEIESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LO ZAMPINO DELLA CHIESA

https://kirafava.wordpress.com/2014/02/18/la-trattativa-stato-mafia-lo-zampino-della-chiesa/

VENTISETTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: CHI HA ORDINATO GLI ATTENTATI DEL ’93?

https://kirafava.wordpress.com/2014/02/24/la-trattativa-stato-mafia-chi-ha-ordinato-gli-attentati-del-93/

VENTOTTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LUIGI ILARDO, PRIMA PARTE

https://kirafava.wordpress.com/2014/03/03/la-trattativa-stato-mafia-luigi-ilardo-prima-parte/

VENTINOVESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LUIGI ILARDO, SECONDA PARTE

https://kirafava.wordpress.com/2014/03/10/la-trattativa-stato-mafia-luigi-ilardo-seconda-parte/

TRENTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA:
LA TRATTATIVA, IL VENTENNIO BERLUSCONIANO SENZA FINE

https://kirafava.wordpress.com/2014/03/17/la-trattativa-stato-mafia-la-trattativa-il-ventennio-berlusconiano-senza-fine/

TRENTUNESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA:COSA RESTA DEL PAPELLO?

https://kirafava.wordpress.com/2014/03/24/la-trattativa-stato-mafia-cosa-resta-del-papello/

TRENTADUESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LE COLPE DELLA SINISTRA

https://kirafava.wordpress.com/2014/03/31/la-trattativa-stato-mafia-le-colpe-della-sinistra/

TRENTATREESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LE COLPE DI NAPOLITANO, PARTE PRIMA

https://kirafava.wordpress.com/2014/04/07/la-trattativa-stato-mafia-le-colpe-di-napolitano-parte-prima/

TRENTAQUATTRESIMA PUNTATA; LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LE COLPE DI NAPOLITANO, PARTE SECONDA

https://kirafava.wordpress.com/2014/04/14/la-trattativa-stato-mafia-le-colpe-di-napolitano-parte-seconda/

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