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ALDO MORO

Aldo Romeo Luigi Moro (Maglie, 23 Settembre 1916-Roma, 9 Maggio 1978): politico italiano, cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, Segretario politico e presidente del consiglio nazionale della Democrazia Cristiana. Rapito il 16 Marzo 1978, ucciso il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse. Perchè?
Tutti sappiamo che in quel periodo il Comunismo rappresentava per l’America il MOSTRO SACRO da abbattere. Non si poteva certo permettere che dilagasse in italia, da brava schiavetta dell’America!! Ecco allora che dilaga la strategia della tensione. Le BR, gli estremisti cattivi di sinistra inziano a terorizzare l’Italia con vari attentati e morti mettendo a tutti addosso una gran paura del Comunismo. Ecco che il pericolo della ricossa comunista sempbra placato. A mio avviso, ma questa è SOLO una fantasia di una complottista, le BR erano infiltrate da Servizi Segreti italiani e americani e da fasicsti, tutto per incentivare e organizzare la strategia della tensione delle BR e far aumentare nei cittaidni la paura verso il “PERICOLO ROSSO”.

In questo contesto, un certo Aldo Moro inizia a dire cose strane:nel 1978 (poco prima del rapimento) era quasi riuscito a convincere la DC della necessità di un governo  con la presenza del PCI nella maggioranza parlamentare. Oggi si direbbe “Governo delle larghe intese”, solo che all’epoca c’erano Moro e Berlinguer, mentre oggi abbiamo un criminale e un ebetino che confabulano per mantenere il sedere attaccato alle poltrone. Il 16 Marzo 1978 Moro venne rapito e, dopo una prigionia di 55 giorni nel covo di via Montalcini, le Brigate Rosse decisero di uccidere Moro. Il suo corpo fu ritrovato il 9 Maggio nel portabagagli di un’automobile Renault 4 rossa a Roma, in Via Caetani, crudelmente vicino a Piazza del Gesù (dov’era la sede nazionale della Democrazia Cristiana), e a Via delle Botteghe Oscure(dove era la sede nazionale del Partito Comunista Italiano). Quello stesso giorno veniva trovato morto anche Peppino Impastato, vorrei ricordarlo.

In politica nessuno si adoperò per salvare Moro. Con la scusa che non si tratta con i terorristi fu lasciato morire.

Io credo che fu lasciato morire perchè era un personaggio scomodo, perchè sapeva troppo e con le sue idee rischiava di far prendere all’Italia una strada poco gradita ai potenti.

Vorrei ricordare le parole che Moro scrisse dai luoghi di progionia e cosa ne venne fatto dei suoi memoriali.

Il Memoriale Moro, scritto da Moro durante il rapimento, sarebbe stato consegnato da Dalla Chiesa ad Andreotti a causa delle informazioni contenute al suo interno. Inoltre nel 1979 Mino Pecorelli incontrò Dalla Chiesa per ricevere informazioni sul Memoriale, consegnandogli documenti riguardanti Andreotti.
Ecco cosa scrisse nel suo memoriale Moro su Andreotti:
“Non è mia intenzione rievocare la sua grigia carriera. Non è questa una colpa. Si può essere grigi ma onesti, grigi ma buoni, grigi ma pieni di fervore. Ebbene On.Andreotti è proprio questo che le manca […].
Le manca proprio il fervore umano. Quell’insieme di bontà, saggezza, flessibiltà, limpidità che fanno senza riserve i pochi democratici cristiani che ci sono al mondo.Lei non è tra questi.
[…]
Cosa ricordare di lei? La fondazione della corrente Primavera per condizionare De Gasperi contro i partiti laici?
Ricordare la sua, del resto incoffessata, amicizia con Barone e Sindona? Il suo viaggio americano con il banchetto offerto da Sindona nonostante il parere contrario dell’Ambasciatore? La nomina di Barone al Banco di Napoli?
[…].“
Nei Memoriali di Moro inoltre sono contenute informazioni riguardanti:
-L`organizzazione Gladio, un esercito occulto presente in molti paesi europei e finanziato dalla CIA, con il compito di resistere almeno 5 giorni in caso di invasione comunista, la cui esistenza è stata resa pubblica poche settimane dopo il ritrovamento del memoriale;
-contatti tra BR e servizi segreti occidentali (non e` che Brigate Rosse furono fomentate da Servizi Segreti per aumentare la paura nei confronti del Comunismo, che stava pericolosamente avendo successo in Italia???);
-Elementi della cosiddetta strategia della tensione;
-Scandali riguardanti la corrente andreottiana.
Giulio Andreotti fu uno di quelli che aderirono al FRONTE DELLA FERMEZZA, non volle trattare con le BR per liberare Moro

Non mi resta altro che prendere atto del fatto che troppe volte trame oscure sconosciute a noi cittadini hanno modificato la storia del nostro Paese schiacciando il volere popolare per esaudire i desideri oscuri di pochi potenti.

Moro non è morto perchè i puristi dello Stato non volevano trattare con dei teorristi. Hanno trattato con la mafia, hanno messo al governo un mafioso, fugurarsi se non potevano trattare con le BR per liberare Moro. Moro è morto perchè doveva morire, sacrificato sull’altare delle TRAME OSCURE DEI POTENTI IGNOTI.

 

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