ARTICOLI DI KIRA FAVA, STORIA

LE FOIBE, LA STORIA, L’ITALIA

Immagine

Il Giorno del Ricordo viene celebrato  il 10 Febbraio  in memoria delle vittime dei massacri delle foibe (inghiottitoi carsici dove furono gettati i corpi delle vittime della brutalità del generale Tito) e dell’esodo giuliano-dalmata. la celebrazione venne istituita 10 anni fa.

I massacri delle foibe furono eccidi, perpetrati per motivi etnici e politici, ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia durante la seconda guerra mondiale .

Il 1° Settembre 1939 la Germania nazista aggredì e invase la Polonia. Inizia così la seconda guerra mondiale. L’Italia, dopo un breve periodo di non belligeranza, entrò in guerra a fianco dell’alleato tedesco il 10 Giugno 1940. Il 6 Aprile 1941 l’Italia iniziò l’aggressione alla Jugoslavia, dove nel frattempo si era formata la  resistenza popolare slava che trovò in Tito un leader indiscusso

Per portare avanti le politiche repressive e razziste, i fascisti aprirono campi di concentramento per slavi e diedero vita ad una specifica struttura, l’Ispettorato Speciale di Pubblica Sicurezza per la Venezia Giulia, volta a reprimere gli slavi e gli antifascisti in genere. Furono così seminati i germi dell’odio etnico che poi sfoceranno nel dramma delle foibe.

Successivamente all’8 Settembre 1943, dopo l’armistizio firmato da Badoglio, quasi tutta l’Istria cadde sotto il controllo degli insorti partigiani di Tito e si ingenerò un profondo desiderio di vendetta fra tutti coloro che avevano subito la violenza nazifascista. È in questo periodo che si registrò il primo fenomeno degli infoibamenti in Istria e in Dalmazia, con l’uccisione da parte dei titini di alcune centinaia di italiani. Dopo un breve periodo, i nazifascisti rioccuparono l’Istria (completata intorno al 4-5 Ottobre 1943) e la misero a ferro e fuoco, vantandosene nei loro stessi documenti ufficiali, uccidendo almeno 3000 partigiani e deportando in Germania circa 10.000 persone.

Con l’avvicinarsi della sconfitta dei nazifascisti, la IV armata di Tito entrò a Trieste, anticipando gli anglo-americani, il 1º Maggio; più o meno alla stessa ora entrarono anche a Gorizia. In un clima di resa dei conti per le precedenti violenze fasciste, fu emanato un ordine per l’eliminazione di tutte le persone  legate l fascismo e/o dichiaratisi anti-titoisti. Gli italiani iniziarono ad essere presi di mira e la loro vota era seriamente in pericolo. Colpevoli del fatto di essere italiani, di appartenere alla nazione che aveva permesso a Mussolini di prendere il potere o, più semplicemente,  di essere contrari all’invasione di Tito.  Le persone venivano legate con il fil di ferro a coppie, fatte marciare, torturate. Una volta arrivati davanti alle foibe, alle cavità carsiche,  si sparava ad una delle due persone legate, questa cadeva nella voragine e automaticamente trascinava con sé anche l’altra. Non riesco nemmeno ad immagine la sofferenza, il dolore, il martirio, legato ad una simile barbarie.

Vorrei anche ricordare l’esodo istriano, noto anche come esodo giuliano-dalmata, ovvero l’esodo della maggioranza dei cittadini di etnia italiana che si verificò quando i territori del Regno d’Italia da loro abitati vennero occupati  prima  dall’Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia del maresciallo Josip Broz Tito e successivamente annessi dalla Jugoslavia. Certo gli italiani che riuscirono a scappare ebbero un destino migliore di quelli catturati e morti, ma rimane comunque un destino infelice. Scappati dalla loro terra per paura di essere catturati e uccisi, soli, indifesi, impauriti, senza più una casa, una dimora, una terra, un passato e forse un futuro. Totale spaesamento, rassegnazione, disperazione. Ricominciare tutto dal principio, senza più nulla, in un luogo che non è più la propria casa. E’ doveroso ricordare.

Queste sono mostruosità che non dovremo mai dimenticare. Mai. Tutte le guerre, tutte le torture e le dittature sono sbagliate. Io sono contro il Comunismo e contro i Fascismo. Io sono per la libertà e la verità. La verità non è di destra o di sinistra. Questo dobbiamo ricordarcelo sempre. Viviamo in un Paese in cui  per troppo tempo ci hanno voluto far credere che  il mondo si debba guardare con gli occhi della destra o della sinistra. L’attenzione è sull’ideologia  piuttosto che sulla verità. Sei di destra? Difendi Mr B., sei di sinistra? Mr B. è un farabutto. Tutto è opinabile, non c’è certezza. Se pensi una cosa è perché appartieni ad uno schieramento politico, non è detto che tu abbia ragione. Purtroppo ci hanno abituato a distorcere e modificare ogni notizia,  ogni avvenimento, alla luce della “destra” o della “sinistra” Io credo che bisogna uscire da questo tunnel perverso. In Italia c’è sempre stata questa tendenza. Non è giusto che chi è di destra eviti di parlare dei crimini commessi dal Fascismo e chi è di sinistra eviti di parlare dei crimini del Comunismo. Troppe volte ha dominato questo atteggiamento, a discapito delle vittime, e le Foibe ne sono un esempio. Per troppo tempo non se ne è parlato, imbarazzava troppo l’argomento a sinistra, solo da 10 anni l’omertà e il silenzio sono stati rotti ed è stato istituito il Giorno del Ricordo. In questo modo si rischia di perdere di vista i fatti. Dobbiamo lottare per la verità, lottare contro i soprusi e le ingiustizie. Ovunque ci siano vittime, noi dobbiamo gridare  e  farci sentire per poter  far conoscere al mondo la loro storia. Troppe volte la verità viene sacrificata in nome dello schieramento politico di cui si fa parte. In questo periodo storico credo che questo tema sia fondamentale, soprattutto da quando Mr B. è sceso in politica e ha iniziato a distorcere la realtà e manipolare le menti a suo piacimento. Da quando è arriavato lui la tendenza a distorcere e modificare la realtà al servizio della propria visione politica è diventata una cosa abituale. Destra e Sinistra dovrebbero essere due schieramenti politici, ma in Italia sono molto di più. Rappresentano il modo in cui interpretare la realtà. Rappresentano chi crede in Mr B. e chi non crede in Mr B. Tutto ruota attorno a questa persona. Volente o nolente, ha manipolato la mente di molte persone. Se sei con lui devi vedere la realtà come ti dice lui, se non sei con lui vedi la realtà in un altro modo “sbagliato!!!”. Questa non è più Politica, questa non è più un dialogo, un dibattito tra posizioni politiche ed economiche di destra e sinistra per capire cosa è meglio fare per migliorare il Paese. Questo è delirio. Purtroppo è ancora troppo radicato in Italia. Chissà se un giorno ne usciremo. Chi ne paga le conseguenze è la verità, sono i fatti. La verità, i fatti. Ricordiamocelo sempre. La verità, i fatti, la giustizia prima di tutto.  Ovunque ci sia un sopruso, un crimine, va condannato, indipendentemente da chi l’abbia commesso. La verità non deve avere colore politico. Questo è essere cittadini onesti, questo è avere senso della giustizia, amore per la patria e per l’onore del proprio Paese.

 
Standard

Lascia un commento