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GUIDO ROSSA, EROE DI STATO

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Guido Rossa era un operaio, abitava a Genova, lavorava per l’Italsider, venne eletto nel Consiglio di fabbrica per la Fiom-Cgil. Era iscritto alPartito Comunista Italiano, sindacalista della CGIL all’Italsider di Genova-Cornigliano.
Erano gli anni di piombo, erano gli anni delle infami Brigate Rosse.

Capitava frequentemente che vicino alla macchinetta del caffè dello stabilimento Italsider di Genova venissero ritrovati volantini delle Brigate Rosse furtivamente lasciati per scopi propagandistici. Rossa nota che l’operaio Francesco Berardi si trova spesso nelle vicinanze del distributore. Il 25 ottobre 1978 gli operai trovano una copia dell’ultima risoluzione strategica brigatista, sempre vicino alle macchinette; Rossa nota un sospetto rigonfiamento sotto la giacca di Berardi, si reca negli uffici della vigilanza aziendale per esporre i suoi sospetti. Quando si decise di perquisire l’armadietto di Berardi vennero trovati al suo interno documenti brigatisti, volantini di rivendicazione di azioni compiute dalla BR e fogli con targhe d’auto appuntate. Guido Rossa decide di denunciare l’uomo. Viene lasciato solo perché nessuno ha il suo coraggio, hanno tutti paura di sfidare un Brigatista. Francesco Berardi cerca di fuggire ma viene fermato dalla vigilanza della fabbrica; si dichiara subito prigioniero politico, tipica formula Brigatista pronunciata dopo la cattura, e viene arrestato.
Guido Rossa non si arrende e decide di testimoniare al processo, Berardi viene condannato a quattro anni e mezzo di reclusione. Peccato che, al momento della condanna, fosse già morto suicida in carcere.

Temendo la vendetta dei brigatisti il sindacato offre a Rossa una scorta formata da operai volontari dell’Italsider, Rossa non poteva accettare di mettere in pericolo la vita degli altri operai e presto decise di rinunciare a questa “protezione”.

Il 24 gennaio 1979 alle 6:35 del mattino Guido Rossa esce dalla sua casa in via Ischia 4 per recarsi al lavoro con la sua Fiat 850. Ad attenderlo su un furgone Fiat 238 ci sono Riccardo Dura, Vincenzo Guagliardo e Lorenzo Carpi. I brigatisti gli sparano contro sei colpi, uccidendolo.
Guido Rossa ha avuto il coraggio di denunciare, di andare contro il sistema brigatista fatto di violenza, bombe e morti. Lo Stato lo ha lasciato solo, nessuno si è preoccupato per tutelare la sua vita, tutti erano pronti a piangerlo dopo la sua morte.
E’ più facile piangere un uomo morto che proteggere un uomo vivo scomodo.
Io voglio un nuovo inizio per questa Italia, voglio che inizi ad essere scritta una storia nuova, pulita, limpida. Questo passato fatto di eroi morti, bombe, segreti indicibili è un peso troppo grande per essere sorretto ancora facendo finta di nulla. Io voglio la verità.
Voglio sapere la verità sugli anni di piombo, perché troppe cose non sono chiare, a partire dall’associazione Gladio. Gladio è il nome in codice di una struttura paramilitare segreta di tipo stay-behind (“stare dietro”, “stare al di qua delle linee”) promossa durante la guerra fredda dalla NATO, per contrastare un eventuale attacco delle forze del Patto di Varsavia ai Paesi dell’Europa occidentale. E’ vero che Gladio manovrava estrema destra e sinistra per terrorizzare il popolo ed evitare che nel Paese prendesse piega il Comunismo, tanto temuto i quegli anni dalla NATO, che in Italia stava iniziando ad avere un discreto consenso e si voleva impedirne l’ascesa al governo? E’ vero che la strategia della tensione, tutte le bombe, i morti e gli estremismi a destra e sinistra degli anni di piombo furono sostenuti dagli Stati Uniti d’America per impedire al PCI, e in certo grado anche al PSI, di raggiungere il potere esecutivo nel Paese?
Voglio sapere la verità sulla trattativa Stato-Mafia.
Voglio sapere la verità e cominciare a ricostruire questo Paese sulle basi della legalità, della giustizia e della Democrazia.

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IL VATICANO E LO STERMINIO DEGLI EBREI

Cosa ha fatto la Chiesa, tanto potete e tanto influente, per impedire la SHOAH? Nulla. Porterà il peso di questa infamia per sempre.

Altri biografi di Pio XII hanno sostenuto che “i silenzi” del Vaticano furono un prudente tatticismo di papa Pacelli per non esporre i cattolici tedeschi e la stessa Chiesa alle rappresaglie hitleriane: strategia volta a evitare il peggio, dovuta alla formazione più diplomatica che pastorale di Pio XII. Una tesi, questa, che ha accomunato critici e estimatori del controverso pontefice, ma che un’ampia documentazione storica ha contraddetto. Infatti, il papa-diplomatico non fu mai né prudente né silente, né mosso dalle cautele  verso il”comunismo ateo” da lui ritenuto – a differenza del nazifascismo – un pericolo letale per la Chiesa. Attenzione, comunismo ateo, non comunismo di Stalin che ammazza gli oppositori politici. Questo è il punto. Il Papa condannò il comunismo in quanto ateo, non per i comportamenti riprovevoli di chi agì in nome del comunismo. Il Papa infatti non esitò a colpire con la scomunica tutti i cattolici italiani che “liberamente e consapevolmente” avessero aderito e sostenuto il comunismo, un anatema che Pio XII non  rivolse mai né al cattolico Hitler né a Benito Mussolini.

Pio XII non si erse mai contro il nazismo, neppure durante l’Olocausto, di cui era perfettamente a conoscenza. Egli riteneva che il nazismo fosse un male minore rispetto al bolscevismo e alla Russia di Stalin.Egli riteneva di non poter parlare di Hitler come un criminale dato che stava distruggendo il comunismo. Evidentemente il Papa ha puntato sul cavallo sbagliato.. pensava forse che una volta sconfitti i Russi sarebbe stato firmato un armistizio con l’America e la guerra sarebbe finita, che importa dei morti! Quello che non pensava è che America e Russia potessero collaborare per sconfiggere Hitler. Allora sì che la situazione divenne difficile per la Chiesa..Cosa fare? Ha sempre tuonato contro i comunisti ma ora sono alleati americani. Meglio stare zitti e non iniziare a dare addosso a Hitler. In fondo, sarebbe come ammettere che il Papa si era sbagliato, che sapeva delle atrocità naziste ma non ne aveva mai fatto parola. Allora meglio un sano silenzio neutrale.

Alcuni sostengono invece che papa Pacelli condannò apertamente e pubblicamente il nazismo, e a sostegno della loro tesi hanno citato in particolare il messaggio papale diffuso dalla Radio Vaticana in occasione del Natale 1942. Proprio quell’episodio testimonia di come Pio XII fosse a conoscenza della situazione; ma nel merito, il radiomessaggio papale del Natale 1942 fu così generico, elusivo e permeato di ambiguità che lo stesso Benito Mussolini lo definì “un discorso di luoghi comuni, che potrebbe essere fatto anche dal parroco di Predappio”. Quel discorso non conteneva neppure le parole “EBREO”, o “CAMPO DI STERMINIO”.

Altra argomentazione accampata in difesa di Pio XII, l’azione umanitaria svolta dal Vaticano per sottrarre molte vittime alla persecuzione hitleriana. Secondo questa tesi, l’azione misericordiosa della Santa Sede guidata da papa Pacelli avrebbe salvato decine di migliaia di vittime predestinate. La Chiesa non poteva dunque attaccare e condannare il Nazismo perchè stava proteggendo molti ebrei e aveva paura delle ritorsioni di Hitler.

Effettivamente parecchi religiosi, negli anni fra il 1941 e il 1945, si prodigarono per aiutare e salvare i perseguitati: in numerosi conventi nascosero e protessero molte vittime predestinate; e fra le stesse mura vaticane trovarono rifugio oppositori del nazifascismo. Ma si trattò di  autonome iniziative di singoli, avulse da una qualche strategia vaticana; Il Papa continuava a rimanere nei suoi sacri palazzi, vestito d’oro e circondato da ricchezza. Sapeva, ma non agiva. Quello che hanno avuto il coraggio di fare tanti preti di paese con un millesimo della potenza del Papa, Pio XII non ha avuto il coraggio di farlo.

Poteva il Vaticano essere attaccato dai Nazisti? Poteva Hitler scagliarsi con Sua Santità. Certo era una bestia, ma come avrebbe potuto osare tanto? Valeva la pena rischiare perchè il Papa parlava al mondo, e grazie a lui tutti avrebbero potuto sapere la verità da una fonte VENERABILISSIMA. Quale influenza avrebbe avuto la scomunica e la condanna da parte del Papa di Hitler e Mussolini? Non lo sapremo mai. Intanto sono morte tantissime persone. Il Vaticano sapeva e non ha fatto nulla accampando deboli scuse. Questo è il Cattolicesimo. Condannare l’ateismo comunista ma stare zitti quando si tratta della Shoah.

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AKTION T4

All’inizio del XX secolo in molte nazioni – tra le quali spiccavano Stati Uniti, Germania e Regno Unito – si discuteva di eugenetica, una disciplina volta a migliorare la specie umana attraverso la selezione dei caratteri genetici ritenuti positivi (eugenetica positiva) e l’eliminazione di quelli negativi (eugenetica negativa). 
Pensate a Parigi, all’Expo Universale di quegli anni. Accanto alla Tour Eiffel c’era uno zoo di speci umane: “selvaggi”, beduini, pigmei.
L’eugenetica era nello spirito di quel tempo. Non si può capire Hitler se non si parte dall’inizio del ‘900. Hitler non è stato solamente un pazzo, ma è stato il frutto finale e perverso di un secolo in cui era vivo e vibrante nell’aria il dibattito sull’eugenetica. 
In America si parlava di eugenetica, in Europa, in Germani ha “solamente” avuto la sua massima espressione.
Fu agli inizi degli anni venti che il movimento eugenetico tedesco sviluppò un’ala radicale guidata da Alfred Hoche e Karl Binding. Hoche e Binding nel loro Die Freigabe der Vernichtung lebensunwerten Lebens («Il permesso di annientare vite indegne di vita») pubblicato nel 1920 sostenevano l’esigenza ed il diritto all’uccisione di «persone mentalmente morte», «gusci vuoti di esseri umani»: termini che vennero sintetizzati nell’espressione lebensunwertes Leben («vita indegna di vita» oppure «vita indegna di essere vissuta»).
Lo stato di estrema prostrazione nel quale si trovava la Germania al termine della prima guerra mondiale la rese particolarmente ricettiva ad idee di questo tipo. Come riporta Robert Jay Lifton, uno dei massimi studiosi del fenomeno medico nazista:
« Il ragionamento era che i giovani morivano in guerra, causando una perdita dei migliori geni disponibili. I geni di coloro che non combattevano (che erano anche i geni peggiori) potevano quindi proliferare liberamente, accelerando la degenerazione biologica e culturale.»
La Grande depressione del 1929 incrementò ulteriormente il sentimento di «uccisione pietosa» quando gli istituti medici e psichiatrici si trovarono in gravi difficoltà a causa del taglio negli stanziamenti a loro destinati e si vennero a creare situazioni di sovraffollamento e di degrado nel trattamento dei pazienti. I maggiori esponenti del movimento eugenetico, nazionalisti ed antisemiti, abbracciarono con fervore l’ideologia nazionalsocialista e negli anni successivi ascesero a posizioni di potere nel sistema sanitario e di ricerca tedesco imponendo la loro idea ai medici tedeschi ed estromettendo i dottori – tra i quali figuravano molti ebrei – che avevano idee più moderate.
In sintonia con questa visione di Stato il regime nazista implementò subito dopo l’ascesa al potere le prime politiche di igiene razziale. Il 14 luglio 1933 venne discussa dal parlamento tedesco la Gesetz zur Verhütung erbkranken Nachwuchses («Legge sulla prevenzione della nascita di persone affette da malattie ereditarie»). Piccolo dettaglio: il 20 luglio era prevista la firma del Concordato con la Chiesa cattolica si ritenne più opportuno posticipare la promulgazione della legge al 25 luglio.
Questa legge stabiliva la sterilizzazione forzata di persone affette da una serie di malattie ritenute ereditarie tra le quali schizofrenia, epilessia, cecità, sordità, corea di Huntington e deficienza mentale. Inoltre la legge prevedeva la sterilizzazione degli alcoolisti cronici. Una prima stima, effettuata dal Ministero degli Interni sulla base dei dati forniti dagli istituti medici calcolava in circa 410.000 il numero dei malati da sterilizzare; lo stesso Ministero, però, prevedeva un congruo aumento del numero rispetto alla stima iniziale nel prosieguo del «programma».
L’applicazione della legge venne affidata al ministero dell’Interno attraverso speciali Erbgesundheitsgerichten («Tribunali per la sanità ereditaria») formati da tre membri: due medici ed un giudice distrettuale. I Tribunali avevano il compito di esaminare i pazienti nelle case di cura, negli istituti psichiatrici, nelle scuole per disabili e nelle prigioni per stabilire coloro che dovevano essere sterilizzati e procedere successivamente all’operazione. I responsabili degli istituti visitati (medici, direttori, insegnanti, ecc.) avevano l’obbligo legale di riferire ai funzionari dei Tribunali, in palese violazione del codice deontologico, i nomi di coloro che rientravano nelle categorie da sottoporre a sterilizzazione.
Questo è molto importante: medici, insegnanti, coinvolti e sedotti dalla perversità dell’eugenetica iniziarono così la loro trasformazione: da persone dediti alla salute dei pazienti, all’educazione, a criminali.
La guerra diede nuova linfa alle perversità del culto della perfezione, così ben radicate in Hitler: i malati, anche se sterilizzati, continuavano a dover essere ricoverati in appositi istituti e, di conseguenza, ad occupare spazi e risorse che avrebbero potuto essere utilizzati per i soldati feriti e per gli sfollati delle città bombardate. Essi venivano alloggiati e nutriti a spese dello stato ed impegnavano parte importante del tempo dei medici e del personale infermieristico; tutto questo era stato a malapena tollerato dalla dirigenza nazionalsocialista durante gli anni di pace ma ora risultava tragicamente assolutamente inconcepibile. Non era più possibile spendere tanti soldi per mantenere dei subumani, delle vite indegne di essere vissute. Dovevano morire. Quei soldi servivano per sostenere le spese belliche. Scusate, ma mi viene da vomitare a parlare di queste porcate assurde.
Come risolvere questo problema? Come passare dalla sterilizzazione di massa dei mentecatti ad una soluzione più rapida? La risposta fu: AKTION T4.

L’Aktion T4 fu il nome dato al Programma nazista di eutanasia che sotto responsabilità medica prevedeva la soppressione di persone affette da malattie psichiche, genetiche o da più o meno gravi malformazioni fisiche. Durante Aktion T4 furono uccisi circa trecentomila esseri umani classificati come vite indegne di essere vissute. Medici, insegnanti, infermieri tutti coinvolti, tutti complici, tutti trasformati in criminali. Gli insegnanti segnalano i bambini che sembravano avere problemi. I medici segnalano i pazienti che hanno problemi fisici o mentali, convincono le famiglie a far internare in appositi centri i “parenti problematici”; tutto per il loro bene, ovviamente. Le famiglie, ingenue e ignare di tutto, credono ai medici e affidano i loro cari allo Stato. Non ne sapranno più nulla. Prima avvisano le famiglie che il soggetto è stato spostato in una struttura non specificata, quindi i famigliari non riescono più a rintracciare il loro famigliare, poi mandano a casa una cartolina con la notizia del decesso del “soggetto malato” a causa di complicazioni o malattie. La gente è ingenua, ci crede, non fa domande….
Le povere vittime di Aktion T4 cominciarono a morire prima dei campi di sterminio, prima degli zingari, prima degli ebrei prima degli omosessuali e degli antinazisti e continaurono a morire anche dopo la liberazione, nel silenzio, quando tutto sembrava finito. Medici, andando contro ogni principio etico, hanno deciso che alcune persone non avevano diritto alla vita perché, a loro avviso, secondo la loro malata concezione eugenetica, erano imperfetti. 
Non lasciamo che una tragedia simile si ripeti. Difendiamo la libertà, l’uguaglianza, la democrazia. Non dimentichiamo il potere e la pericolosità delle idee. Ci tengo a ribadirlo: troppo semplice definire Hitler un pazzo. Una intera popolazione ha dato retta ad un pazzo.
Hiler, il nazismo, la Shoah, sono il perverso risultato di un’epoca in cui c’è stato un crescendo di idee malsane, tossiche, che hanno invaso i cervelli, assuefatto le menti poco alla volta. Prima l’eugenetica, che attecchisce in maniera particolarmente florida in Germania, poi le campagne di sterilizzazione delle “vite indegne”, poi l’uccisione delle “vite indegne”. Infine, lo sterminio nei campi di concentramento di tutti gli esseri inferiori: ebrei, zingari, omossessuali.
Lottiamo per difendere la democrazia, la libertà e l’uguaglianza. Non permettiamo più che certe idee ispirate all’eugenetica circolino. Le abbiamo sottovalutate una volta, e si è compiuto uno sterminio.

MARCO PAOLINI, AUSMERZEN, VITE INDEGNE DI ESSERE VISSUTE
http://www.youtube.com/watch?v=AWqAFR4iu3U

Se non volete vedere lo spettacolo teatrale, potete leggere il libro tratto dallo spettacolo. Il titolo è lo stesso: “AUSMERZEN, VITE INDEGNE DI ESSERE VISSUTE” di MARCO PAOLINI

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IL GIORNO DELLA MEMORIA

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 Gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo e dell’Olocausto. E’ stata scelta come data il 27 Gennaio perché in questo giorno si celebra l’anniversario della liberazione, da parte delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa, del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 Gennaio 1945. Ogni anno, per il giorno della Memoria, mi piace guardare film sulla Shoah. Colgo l’occasione per fermarmi a pensare, un giorno all’anno, alla soffenza, all’ingiustizia, allo strazio e al dolore, a ciò che è stata la SHOAH. Per non dimenticare quale belva l’uomo può diventare. Per non dimenticare il valore e l’importanza della DEMOCRAZIA, della LIBERTA’, dell’ UGUAGLIANZA. Per non dimenticare cosa successe quando questi principi vennero spazzati via da Hitler e Mussolini e tutti gli altri dittatori folli. Per non dimenticare di lottare ogni giorno affinchè un simile orrore non si ripeta mai più. Per non dimenticare quale belva l’uomo può diventare.

Vorrei ricordare tre grandi persone.

Come prima persona ho scelto Giorgio Perlasca.  Giorgio Perlasca aderì al Partito Fascista e prese parte come volontario alla guerra d’Etiopia e poi alla guerra civile di Spagna.  Dal 1942 lavorò in Ungheria, a Budapest, in qualità di agente per una ditta di Trieste, la SAIB (Società Anonima Importazione Bovini che lui vendeva). L’8 Settembre 1943, giorno dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati, Perlasca si trovava ancora nella capitale ungherese e rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana. Per questo motivo si trovò ad essere ricercato dai tedeschi e fu costretto a trovare rifugio presso l’ambasciata spagnola. Ottenne dall’ambasciata, come ex combattente, una cittadinanza fittizia e un passaporto spagnoli, intitolati a «Jorge Perlasca» e fu impiegato dall’ambasciatore Ángel Sanz Briz nel tentativo di salvare gli ebrei di Budapest, ospitati in apposite «case protette» dietro il rilascio di salvacondotti. Quando nel Novembre 1944 l’ambasciatore decise di lasciare Budapest e l’Ungheria per non riconoscere il governo filonazista ungherese, Perlasca decise di restare e spacciarsi come sostituto del console partente, all’insaputa dello stesso, redigendo di suo pugno la nomina a diplomatico, con tanto di timbri e carta intestata. Non poteva sopportare l’idea di abbandonare tutti gli ebrei che stavano proteggendo. Tra il 1º Dicembre 1944 e il 16 Gennaio 1945 Perlasca rilasciò migliaia di finti salvacondotti che conferivano la cittadinanza spagnola agli ebrei, arrivando più volte a strappare letteralmente dalle mani delle Croci Frecciate i deportati sui binari delle stazioni ferroviarie. Si calcola che grazie all’opera di Perlasca 5.218 ebrei furono salvati dalla deportazione. Dopo l’entrata a Budapest dell’Armata Rossa, Perlasca dovette abbandonare il suo ruolo di diplomatico spagnolo, in quanto filo-fascista e perciò ricercato e arrestato dai sovietici. Tornato in Italia, riprese la sua vita di prima senza troppi clamori, a pochi raccontò la sua storia, nessuno conosceva la sua eroica storia. Soltanto nel 1987, oltre quarant’anni dopo, alcuni ebrei ungheresi residenti in Israele rintracciarono finalmente Perlasca (reputato da molti un cittadino spagnolo) e divulgarono la sua storia di coraggio e solidarietà. Perlasca ha ricevuto per la sua opera numerose medaglie e riconoscimenti. Il 23 Settembre 1989 fu insignito da Israele del riconoscimento di Giusto tra le Nazioni.È morto a Padova nel 1992 all’età di 82 anni. È sepolto a Maserà di Padova. Perché ho scelto di parlare di Perlasca? Perchè è un bellissimo esempio in cui la perseveranza e la bontà di un uomo hanno vinto contro la crudeltà e la brutalità umana. Non c’è stato un finale tragico, non ha vinto il male, l’eroe non è stato ucciso in un campo di sterminio dopo essere stato scoperto. 

La seconda persona di cui vorrei parlare è Primo Michele Levi (Torino, 31 Luglio 1919 – Torino, 11 Aprile 1987). Partigiano antifascista, nel 1943 venne catturato dai nazifascisti e nel febbraio dell’anno successivo, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo. Scampato al lager, tornò in Italia, dove si dedicò al compito di raccontare le atrocità viste o subite. Il suo romanzo Il suo romanzo “SE QUESTO E’ UN UOMO” racconta le sue terribili esperienze nel campo di sterminio nazista. Devo dire che, prima di leggere questo libro, non sapevo molto su quello che succedeva nei campi di sterminio. Avevo una vaga idea di torture, morte dolore, ma niente più. L’unico libro che avevo letto era IL DIARIO DI ANNE FRANK. Per me è stato come un pugno al cuore. Ero una bambina ingenua, è stato il primo contatto con l’ingiustizia e la brutalità umana. Mi aveva fatto soffrire. Mi era bastato per odiare i Nazisti e la persecuzione degli ebrei. Quando ho letto il libro di Primo Levi, però, è stato differente. Sono entrata per la prima volta in un campo di sterminio, ho vissuto le torture, le umiliazioni, le fatiche, della vita nei campi di concentramento ed è stata dura da accettare. Mi sono fatta tante domande sul perché di un tale orrore, ma credo che non ci possa essere una risposta. Grazie a primo Levi tutto il mondo sa cosa è stata la vita in un campo di sterminio e tutti non potremo mai dimenticarlo.

La terza persona di cui vorrei parlare è Shlomo Venezia. Shlomo Venezia era un ebreo italiano arrestato con la famiglia ad Atene verso la fine di Marzo del 1944. Fu deportato nel campo di sterminio di Auschwiz-Birkenau ed è stato uno dei più importanti testimoni della Shoah. Il suo libro “SONDERKOMMANDO AUSCHWITZ” è stato molto importante per me, una nuova dura e brutale testimonianza di cosa era la vita nei campi di concentramento.

Vorrei concludere con le parole del suo libro:

“Mi dà conforto sapere che non parlo nel vuoto, perchè testimoniare rappresenta un enorme sacrificio. Riporta in vita una sofferenza lancinante che non mi lascia mai. Tutto va bene e, d’un tratto, mi sento disperato. Appena provo un pò di gioia, qualche cosa mi si blocca dentro; la chiamo malattia dei sopravvisuti. La nostra è una malattia che  ci rode dal di dentro e che distrugge ogni sentimento di felicità. Ce l’ho dal tempo della sofferenza nel campo e non mi lascia mai un momento di felicità.[…] Ho avuto la fortuna di avere una moglie intelligente che ha saputo gestire tutto questo. Non ho più avuto una vita normale. [..] Non si esce mai, per davvero, dal Crematorio.”

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TANTI AUGURI PAOLO

Paolo_Borsellino

Il 19 Gennaio 1940 nasceva Paolo Borsellino, EROE NAZIONALE.

Paolo Borsellino ha lottato con tutte le sue forze per la verità e la giustizia. Lui non voleva la Trattativa Stato-Mafia, l’avrebbe impedita a tutti i costi. Sarebbe stato un grosso ostacolo. Per questo è stato eliminato, sapeva troppo. Nessuno l’ha difeso. Lo Stato di sicuro non ha fatto NULLA, lo ha lasciato solo. Lui era venuto a conoscenza  della Trattativa, rappresentava un pericolo troppo grande, sicuramente l’avrebbe ostacolata in tutti i modi. La sua morte ha fatto comodo sia allo Stato che alla Mafia per trattare in tranquillità.

Paolo Borsellino sapeva di essere condannato a morte e, nonostante ciò, ha continuato ad indagare, a cercare la Verità. La verità sulla morte dell’amico Falcone, sullo stretto legame tra uomini dello Stato e Mafia. Paolo stava vedendo la mafia in diretta.

Ecco una mia lettera per lui:

Caro Paolo,

Hanno voluto ucciderti per farti stare zitto, ma hanno dimenticato una cosa molto importante: LA FORZA DEI CITTADINI ONESTI.

Noi cittadini onesti che siamo sempre stati dalla tua parte, che non abbiamo mai dimenticato la tua battaglia per la legalità e la giustizia, che ancora oggi speriamo nella verità.

Noi cittadini onesti che seguiamo con trepidazione i passi avanti fatti nelle indagini e nei processi su Dell’Utri e sulla Trattativa Stato-Mafia.

Hanno ucciso un uomo, ma non hanno potuto uccidere le sue idee, il suo pensiero.

Io sono fiduciosa, un  giorno, molto presto, giustizia sarà fatta. La verità emergerà e noi cittadini onesti potremo ricominciare a ricostruire questo paese martoriato e infangato  da anni di oscuri intrighi, complotti, bombe e patti segreti.

Tanti auguri Paolo, noi cittadini onesti non ti abbiamo mai dimenticato.

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GIUSEPPE FAVA, UN EROE DA NON DIMENTICARE

blogpolitiko

Giuseppe Fava detto Pippo nacque a Palazzolo Acreide, il 15 Settembre 1925: è stato uno scrittore, giornalista, drammaturgo, saggista e sceneggiatore italiano, infaticabile sostenitore della verità e della giustizia. Per questo è stato ucciso da Cosa Nostra il 5 Gennaio 1984, a Catania.

Carismatico, apprezzato dai collaboratori, è stato direttore responsabile del “Giornale del Sud” e fondatore de “I Siciliani”, il secondo giornale antimafia in Sicilia.
Quel maledetto 5 Gennaio 1984 Fava era in via dello Stadio e stava andando a prendere la nipote che recitava in “Pensaci, Giacomino!” presso il Teatro Verga. Nemmeno il tempo di scendere dalla macchina che cinque proiettili calibro 7,65 lo colpiscono alla nuca. Come troppo spesso accade in questi casi, l’omicidio venne bollato come delitto passionale.
Fortunatamente iniziò ad essere presa in considerazione la pista del delitto mafioso
e, nel 1998, il Processo denominato “Orsa Maggiore 3” si è concluso con la condanna per…

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PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUO’ COMBINARE: CONCLUDENDO

Prima di tutto mi vergogno di essere stata battezzata e di essere bollata come Cristiana, gruppo di bigotti che si credono superiori agli altri perché hanno la verità ma in realtà sono solo ipocriti e pieni di pregiudizi.
Purtroppo non ero capace di intendere e di volere quando sono stata battezzata, succede così a tutti i bambini. Bello stratagemma per incrementare il numero di “fedeli”, vero? Prima o poi mi farò cancellare i sacramenti…
E’ ora di porre fine a questa marea di stronzate!!
Il Cristianesimo dovrebbe professare povertà, carità, uguaglianza. Il Vaticano invece è opulenza, segreti, oscure verità da nascondere.
Le guerre, i terroristi, i crimini, i danni ambientali, i preti pedofili, la non verità su tutti gli scandali italiani nascosti sono una ferita inflitta alla giustizia e alla pace, non i matrimoni gay.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: la religione cristiana come tutte le altre è una invenzione che ha lo scopo di esorcizzare la paura delle persone della morte. Tutti i dogmi, le questioni di fede intoccabili, sono state decise a tavolino. Tutto è stato deciso nel miglior modo possibile per perpetuare questa bugia ed incrementare il numero di fedeli. Può darsi che Gesù sia esistito, ma era un profeta apocalittico errante, da qui è partita la costruzione di tutte le bugie che ci ha portato fono ad oggi. Io non riuscirei mai ad avere fede in qualcosa senza poter chiedere spiegazioni. Comoda dire: “io ho fede, tu non perché hai bisogno delle prove, troppo facile avere fede una volta ottenute le prove”. Ma che stronzate sono?
Non crediate che senza Fede non ci possa essere riflessione sulla spiritualità dell’essere umano. Io sono molto spirituale e penso sempre al senso della vita. Io credo che la vita abbia un senso, sicuramente ci attende qualcosa dopo la morte, ma il nostro cervello è troppo limitato per capirlo. Non possiamo pretendere di avere in mano la verità ora. Io credo che dopo la morte ci attenda qualcosa, ma non potremo mai comprenderlo finchè non moriremo. Io credo nell’anima e mi lascio guidare da essa, vivendo una vita onesta .
Quindi per favore smettiamola con questo circolo dell’imbecillità e del bigottismo, smettiamola con il Vaticano, smettiamola di riverire Sua Santità. Siamo nel 2000, è ora che questo circolo bigotto che ha annebbiato le menti per secoli finisca.

La Fede, la superiorità Cristiana, è stata usata come movente per la colonificazione. I Cristiani sono superiori, tutti i restanti sono da convertire, evai che questa tesi va a braccetto con il colonialismo portando alla conversione di massa di poveri indigeni che vogliono solo vivere in pace, senza fare nulla contro il loro sterminio perché sono esseri non civilizzati e nemmeno convertiti, sono da cristianizzare!! Questo è l’ultimo grande crimine con cui voglio concludere: L`AVER FOMENTATO IL RAZZISMO, RENDENDO RAGIONEVOLE LA CATEGORIZZAZIONE DEGLI ESSERI UMANI IN ESSERI DI SERIE A E SERIE B.: SCHIAVISMO, COLONIALISMO, CROCIATE, MISSIONI PER CRISTIANIZZARE.

Io credo nella libertà, nella verità, nella giustizia, nella tolleranza e nell’uguaglianza, io sono una libera pensatrice. Smettiamola di farci condizionare dalla religione, ha rovinato fin troppo il Paese. Si può vivere senza religione, credetemi, non finirà il mondo. Io ho una mia morale, sono una persona onesta e corretta, io credo nella libertà, nella verità, nella giustizia, nella tolleranza e nell’uguaglianza, io sono una libera pensatrice. Non permetterò che un Papa che nasconde segreti degni di Al Capone venga a dirmi come devo vivere e cosa è giusto o meno, perché lui ha fede, lui ha la verità di Dio.
Io ho la verità della mia coscienza, che mi spinge ad essere onesta, ad amare la democrazia, la libertà, l’uguaglianza, la condivisione; che mi spinge a chiedermi sempre perché, a informarmi, indagare, essere curiosa, pensare sempre con la mia testa.
Non mi sottometto ad una Fede macchiata da tali nefandezze che vuole impormi i suoi dogmi senza poter chiedere “perché?”.

PRIMA PUNTATA:PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: CALVI E SINDONA, LE ORIGINI https://kirafava.wordpress.com/2013/11/09/per-non-dimenticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare-calvi-e-sindona-le-origini/

SECONDA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: LO IOR https://kirafava.wordpress.com/2013/11/16/per-non-dimenticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare-lo-ior/

TERZA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: MARCINKUS E LA MORTE DI PAPA LUCIANI https://kirafava.wordpress.com/2013/11/24/per-non-dimenticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare-marcinkus-e-la-morte-di-papa-luciani/

QUARTA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: MARCINKUS E IL MISTERO DI MANUELA ORLANDI

https://kirafava.wordpress.com/2013/11/30/per-non-dimenticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare-marcinkus-e-il-mistero-di-emanuela-orlandi/

QUINTA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUO’ COMBINARE: LA PEDOFILIA

https://kirafava.wordpress.com/2013/12/07/per-non-dimnticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare-la-pedofilia/

SESTA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PU0′ COMBINARE: LA PROTEZIONE DEI CRIMINALI NAZISTI https://kirafava.wordpress.com/2013/12/14/per-non-dimenticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare-la-protezione-dei-criminali-nazisti/

SETTIMA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: I RAPPORTI CON MUSSOLINI https://kirafava.wordpress.com/2013/12/21/per-non-dimenticre-cosa-il-vaticano-puo-combinare-i-rapporti-con-mussolini/

OTTAVA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUO’ COMBINARE: IL PERIODO DELLE STRAGI

https://kirafava.wordpress.com/2013/12/29/per-non-dimenticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare/

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PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: IL PERIODO DELLE STRAGI

Sono passati vent’anni dalle ultime bombe esplose a Roma. Basilica di San Giovanni, mezzanotte e 3 minuti della notte tra il 27 Luglio e il 28 Luglio del 1993: una Fiat Uno imbottita con 120 chili di pentrite, T4 e tritolo esplode. È solo un caso se non muore nessuno. Cinque minuti dopo  una seconda autobomba esplode davanti alla basilica di San Giorgio al Velabro. Sono esplosioni strane,  direzionate contro la Chiesa dalla mafia, colei  che ha sempre cercato accomodamento e appoggio dall’istituzione religiosa. Secondo alcuni questa sarebbe una reazione di Leoluca Bagarella al discorso di Giovanni Paolo II, il quale il  Maggio 1993 aveva ordinato ai mafiosi: “Convertitevi”.  Obiettivo della mafia era quello di far paura e pressione alla Chiesa per costringerla a premere sullo Stato italiano per eliminare il carcere duro. E il risultato è arrivato: Scalfaro, Capo dello Stato,  disse a Curioni, Capo dei Cappellani carcerari: “Caro Monsignore ho parlato ieri per telefono con il ministro della giustizia Conso. La prego di dargli tutto il suo aiuto per individuare il nuovo Direttore Generale del Dap”.Lo Stato-Chiesa, rappresentato dal Sacro Duo Conso-Curioni nominò così Adalberto Capriotti.Chissà perchè, appena insediato, il 26 Giugno, Capriotti prova a proporre  al ministro di non confermare i 41 bis. Vuole dare “un segnale positivo di distensione”.Giugno del 1993: il ministro Conso (che coincidenza!) fa decadere 140 decreti di 41 bis per detenuti minori. Da Novembre in poi usciranno dall’isolamento altri 334 boss.

PROSSIMA PUNTATA: SABATO 4 GENNAIO 2014 PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: CONCLUDENDO

PRIMA PUNTATA:PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: CALVI E SINDONA, LE ORIGINI https://kirafava.wordpress.com/2013/11/09/per-non-dimenticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare-calvi-e-sindona-le-origini/

SECONDA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: LO IOR https://kirafava.wordpress.com/2013/11/16/per-non-dimenticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare-lo-ior/

TERZA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: MARCINKUS E LA MORTE DI PAPA LUCIANI https://kirafava.wordpress.com/2013/11/24/per-non-dimenticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare-marcinkus-e-la-morte-di-papa-luciani/

QUARTA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: MARCINKUS E IL MISTERO DI MANUELA ORLANDI

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QUINTA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUO’ COMBINARE: LA PEDOFILIA https://kirafava.wordpress.com/2013/12/07/per-non-dimnticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare-la-pedofilia/

SESTA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PU0′ COMBINARE: LA PROTEZIONE DEI CRIMINALI NAZISTI https://kirafava.wordpress.com/2013/12/14/per-non-dimenticare-cosa-il-vaticano-puo-combinare-la-protezione-dei-criminali-nazisti/

SETTIMA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: I RAPPORTI CON MUSSOLINI https://kirafava.wordpress.com/2013/12/21/per-non-dimenticre-cosa-il-vaticano-puo-combinare-i-rapporti-con-mussolini/

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LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: OMICIDIO BORSELLINO, MORTE DI UN EROE

19 Luglio 1992, Palermo, Via D`Amelio:  muoiono il giudice antimafia Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta: il caposcorta Agostino Catalano, gli agenti Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Antonino Vullo fu l’unico sopravvissuto: si risveglió in ospedale dopo l’esplosione, in gravi condizioni.

Borsellino era andato a trovare la madre, come spesso faceva. La via dove abitava sua madre era una via chiusa, piena di spazi  per i parcheggi. Quel giorno la via era stipata di macchine, e proprio una di questa esplose, imbottita di esplosivo, causando la strage. Perchè? Perchè, dato che quella via era frequentata spesso da Borsellino, nessuno aveva pensato di mettere il divieto di parcheggio? Anche un bambino poteva pensare di organnizare un simile attentato!! Forse allo Stato faceva comodo chiudere un occhio e lasciarlo morire?

Perchè il giorno dopo la strage arriva alla Questura di Palermo una telefonata anonima da parte di una donna, che svela la presenza  in via D’Amelio di un  palazzo in costruzione appartenente alla famiglia Graziano, considerata vicina al clan dei Madonia, da dove si ha una visuale perfetta del punto in cui fu fatta esplodere la bomba? Perchè nessuno prima aveva tenuto sorvegliato quel palazzo?

Perchè è sparita l’agenda Rossa Di Borsellino dalla quale non si separava mai?

Una sola certezza:  Gaspare Spatuzza, killer dei boss di Brancaccio (Giuseppe e Filippillo Gravitano), inizia a  collaborare con la giustizia nel 2008. Spatuzza accusa se stesso per Via D`Amelio e accusa Marcello Dell’Utri, famoso braccio destro di Silvio Berlusconi, di essersi proposto come nuovo referente per Cosa Nostra dopo il fallimento dei partiti della Prima Repubblica, che hanno tradito il loro legame con la mafia con il maxiprocesso e che vennero spazzati via da Tangentopoli. 

Un quadro terrificante ma terribilmente coerente.

Nelle prossime puntate: la scomparsa dell’Agenda Rossa e il caso Scarantino…

PROSSIMA PUNTATA: 30 DICEMBRE 2013

LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: IL CASO SCARANTINO

PRIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LE ORIGINI

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/la-trattativa-stato-mafia-le-origini/

SECONDA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: FALCONE E IL FALLITO ATTENTATO ALL`ADDAURA

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/40/

TERZA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: IL MISTERO DI PIAZZA E AGOSTINO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/la-trattativa-stato-mafia-il-mistero-di-piazza-e-agostino/

QUARTA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: CONTRADA E UNO STATO SEMPRE PIU` TORBIDO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/16/la-trattativa-stato-mafia-contrada-e-uno-stato-sempre-piu-torbido/

QUINTA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: IL CORVO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/23/la-trattativa-stato-mafia-il-corvo/

SESTA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: LA FINE DEL MAXIPROCESSO, L`INIZIO DELL`INCUBO

https://kirafava.wordpress.com/2013/09/30/la-trattativa-stato-mafia-la-fine-del-maxiprocesso-linizio-dellincubo/

SETTIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: SALVO LIMA

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/07/la-trattativa-stato-mafia-salvo-lima/

OTTAVA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: OMICIDIO FALCONE, MORTE DI UN EROE

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/14/la-trattativa-stato-mafia-omicidio-falcone-morte-di-un-eroe/

NONA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: PRIMI CONTATTI, BORSELLINO SAPEVA

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/21/la-trattativa-stato-mafia-primi-contatti-borsellino-sapeva/

DECIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: GLI SMEMORATI

https://kirafava.wordpress.com/2013/10/28/la-trattativa-stato-mafia-gli-smemorati/

UNDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: PAPELLO E CONTROPAPELLOhttps://kirafava.wordpress.com/2013/11/04/la-trattativa-stato-mafia-papello-e-contropapello/

DODICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: OPERAZIONE BOTTICELLI

https://kirafava.wordpress.com/2013/11/11/la-trattativa-stato-mafia-operazione-botticelli/

TREDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: BORSELLINO, ULTIMI GIORNI: 1-3 LUGLIO 1992

https://kirafava.wordpress.com/2013/11/18/la-trattativa-stato-mafia-borsellino-ultimi-giorni-1-3-luglio-1992/

QUATTORDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: BORSELLINO, ULTIMI GIORNI: TRAME OSCURE, IL CORVO2

https://kirafava.wordpress.com/2013/11/25/la-trattativa-stato-mafia-borsellino-ultimi-giornitrame-oscure-il-corvo-2/

QUINDICESIMA PUNTATA:LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: SUBRANNI

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SEDICESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: FACCIA DA MOSTRO

https://kirafava.wordpress.com/2013/12/09/la-trattativa-stato-mafia-faccia-da-mostro/

DICIASSETTESIMA PUNTATA: LA TRATTATIVA STATO-MAFIA: MANNINO

https://kirafava.wordpress.com/2013/12/16/la-trattativa-stato-mafia-mannino/

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ARTICOLI DI KIRA FAVA, STORIA

PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUO’ COMBINARE: I RAPPORTI CON MUSSOLINI

Immaginereste che a Londra i locali di Bulgari, l’esclusiva gioielleria in New Bond Street e la sede della prospera banca di investimenti Altium Capital, all’angolo tra St. James’s Square e Pall Mall, abbiano qualcosa a che fare con il papa?.

Eppure, incredibilmente, questi edifici, situati in un quartiere non certo periferico o povero di Londra, fanno parte di un insospettabile impero segreto di proprietà del Vaticano,caratterizzato da denaro originariamente concesso da Mussolini nel 1929, in cambio del riconoscimento pontificio del regime fascista italiano.

Questo è quello che emerge da un articolo pubblicato su “The Guardian”.

I Patti Lateranensi constavano di due distinti documenti: il Trattato che riconosceva l’indipendenza e la sovranità della Santa Sede e fondava lo Stato della Città del Vaticano; il Concordato che definiva le relazioni civili e religiose in Italia tra la Chiesa ed il Governo.

Venne inoltre prevista l’esenzione, alla «Città del Vaticano», dalle tasse ed il risarcimento di  750 milioni di lire e di ulteriori titoli di Stato per i danni finanziari subiti dallo Stato pontificio in seguito alla fine del potere temporale. Povera Chiesa, aveva proprio bisogno di un risarcimento!!

Il governo italiano inoltre acconsentì di rendere le sue leggi sul matrimonio ed il divorzio conformi a quelle della Chiesa cattolica di Roma e di rendere il clero esente dal servizio militare. I Patti garantirono alla Chiesa il riconoscimento di religione di Stato in Italia, con importanti conseguenze sul sistema scolastico pubblico, come l’istituzione dell’insegnamento della religione cattolica.

Il Guardian ha chiesto al nunzio papale, rappresentante del Vaticano a Londra, arcivescovo Antonio Mennini, perché il papato abbia seguitato a mantenere così tanta segretezza sull’identità dei suoi investimenti immobiliari a Londra. Hanno anche chiesto in che modo siano stati spesi i proventi. Naturalmente non è stata data alcuna risposta.

Il direttore del quotidiano vaticano, Gian Maria Vian, afferma molto carinamente: “secondo questo accordo l’Italia indennizzava definitivamente la Santa Sede con 750 milioni di lire in contanti e con un miliardo in titoli (equivalenti complessivamente a un miliardo e 200 milioni di euro circa): somma “di molto inferiore ― specificava il testo firmato dalle due parti ― a quella che a tutt’oggi lo Stato avrebbe dovuto sborsare alla Santa Sede” in esecuzione della legge italiana delle Guarentigie, che era stata approvata unilateralmente nel 1871 ma che sempre era stata respinta dalla controparte”.

Dunque la Chiesa, che non si è fatta scrupoli ad utilizzare i sporchi soldi di Mussolini per arricchirsi sempre di più, non riesce a di realtro. A lei tutto è dovuto. Il Vaticano si è venduto a Mussolini solo per poter avere il predominio sulle menti delle persone e poterci inculcare comodamente da scuola i suoi “DOGMI”. Voleva vincere facile. E nl frattempo gli ebrei, gli omossessuali gli zingari, i malati mentali venivano brutalmente uccisi senza che la Chiesa dicesse nulla. il Vaticano voleva vincere facile, e ci è riuscito. Mi scoccia dirlo ma l’egemonia vaticana sulla vita del nostro Paese ha raggiunto livelli preoccupanti. Preoccupanti a tal punto che non si riesce nemmeno a parlare di diritti dei gay. La chiesa tuona che porterebbe sulla via della perdizione riconoscere i matrimoni gay. Non ci tiene ad affermare che tutte le persone sono uguali e con pari dignità. No, afferma che vuole che vengano riconosciuti i diritti dei gay ma, precisa, guai a sfociare in un egualitarismo malato. Traduzione: TOLLERIAMO E TRATTIAMO BENE LE BESTIOLINE INFERIORI E MALATE. E l’Italia resta ferma, soffoca sotto la cappa vaticana, mentre il mondo va avanti senza di noi.

Io credo che, invece di trincerarsi dietro un muro disilenzio, il Vaticano ci debba delle spiegazioni dato che ha la presunzione di ergersi a guida morale del Paese, tuonando contro tutto cio’ che, a suo avviso, porta sulla via della perdizione. Un nuova macchia, un nuovo scandalo, si aggiunge al muro delle nefandezze vaticane. Il Vaticano, colui che predica la povertà e la fraternità, poi continua ad attaccare i gay e si arricchisce con i soldi diMussolini. E questa è solo una piccola parte di quello che combina!

PROSSIMA PUNTATA: SABATO 28 DICEMBRE 2013

PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: IL PERIODO DELLE STRAGI

PRIMA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: CALVI E SINDONA, LE ORIGINI

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SECONDA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: LO IOR

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TERZA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: MARCINKUS E LA MORTE DI PAPA LUCIANI

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QUARTA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUÒ COMBINARE: MARCINKUS E IL MISTERO DI MANUELA ORLANDI

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QUINTA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PUO’ COMBINARE: LA PEDOFILIA

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SESTA PUNTATA: PER NON DIMENTICARE COSA IL VATICANO PU0′ COMBINARE: LA PROTEZIONE DEI CRIMINALI NAZISTI

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